skyline
<skàilain> s. ingl., usato in it. al masch. – Il profilo disegnato sullo sfondo del cielo da elementi naturali (per es. montagne), o artificiali (per es. edifici); in architettura e urbanistica, si riferisce solitamente al profilo dell’edificato urbano. Introdotto nel 1896 dal New York journal come didascalia alla litografia a colori di Charles Graham The sky line of New York City, il termine è usato per indicare sinteticamente la vista offerta da un insieme di architetture, spesso torri di altezza elevata, caratterizzanti il panorama di molte metropoli contemporanee con un vero e proprio orizzonte artificiale. Pur essendo simile agli altri, ogni s. presenta una sua precisa caratterizzazione, differenziandosi significativamente: per es., gli spettacolari s. di Hong Kong, New York, Shanghai, Tokyo e Dubai (rispettivamente ai primi cinque posti nella lista di The world's best s. redatta nel 2012) sono fortemente associati alle rispettive immagini urbane, rinviando a considerazioni di tipo geografico, sociale, economico, culturale, ecc., e rispecchiandone la topografia, le dimensioni, la densità abitativa.