SKOPAS (Σκόπας)
3°. - Incisore di gemme. Il suo nome ricorre su un giacinto della Biblioteca di Lipsia, con testa-ritratto maschile. Lo stile, idealizzato e classicistico dell'immagine, e i caratteri epigrafici dell'iscrizione, riportano alla fine dell'età ellenistica (II-I sec. a. C.). Su una corniola del Museo Archeologico di Firenze; con efebo presso un labrum, l'iscrizione o è moderna o indica il proprietario della gemma.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. Griech. Künstler, II, Stoccarda 1857, p. 579; A. Furtwängler, in Jahrbuch, IV, 1889, p. 72; VIII, 1893, p. 185, tav. II, 2; id., Kleine Schriften, II, 1913, pp. 275, 292; id., Gemmen, 1900, I, tav. XXXIII, 8, L, 13; II, pp. 161, 241, 314; III, pp. 163, 448; J. Sieveking in Pauly-Wissowa, III A, 1927, c. 579, s. v., n. 3; W. Müller, in Thieme-Becker, XXXI, 1937, p. 120.