SKLAVOKAMBOS (Σκλαβόκαμπος)
Località della Creta di N-O, situata a circa 10 km ad O di Tylissos e a 20 da Iraklion.
Gli scavi greci condotti intorno al 1940 dal Marinatos hanno riportato alla luce un complesso di abitazione molto unitario, databile al Tardo Minoico I a. La villa è orientata N-S, con ingresso ad E, preceduto probabilmente da una corte. L'ingresso a doppia porta - rimangono le basi di tre paraste di pietra bianca - immette in un ampio corridoio (1) che conduce in un ambiente (4) di notevoli dimensioni (m 6,70 × 3,30) situato nella parte N della casa. Un altro corridoio che corre da E ad O perpendicolarmente al precedente (5) si apre dalla parte N sulla scala (6) che portava al piano superiore e su un sottoscala (7) attraverso il quale si giunge in un piccolo vano (8); dalla parte S in due ambienti (9 e 10). Il corridoio 5 termina ad O in tre ambienti (11-13) dei quali il più settentrionale (13) è un portico-veranda aperto verso l'esterno a settentrione con una serie di tre pilastri, e gli altri due (11 e 12) erano probabilmente adibiti a magazzini, data la presenza in essi di pìthoi e il livello del pavimento alquanto abbassato rispetto a quello della veranda. Nel centro del lato S della casa, un ingresso (secondario rispetto a quello del lato orientale) immette in un lungo corridoio (14) adibito a magazzino, che presenta due aperture attraverso le quali si accede ad un'ampia corte interna (15). Ad E ed O di questa corte sono situati gli ambienti 16-19, all'incirca corrispondenti tra loro. Un'altra entrata era situata sul lato orientale, nella parte S della casa.
La costruzione della villa, che si fonda su terreno vergine, è databile, in base all'esame dei rinvenimenti ceramici, al Tardo Minoico I a, epoca di intensa attività edilizia a Creta (v. nirou chani). La distruzione avvenne poco dopo, in un periodo corrispondente al Tardo Minoico I b.
Bibl.: Sp. Marinatos, Τὸ μινωϊκὸν μέγαρον Σκλαβοκάμπου, in Arch. Eph., 1939-1941 (1948), p. 69 ss.; Chr. Zervos, L'art de la Crète, Parigi 1956, passim.