skinny
s. m. e agg. inv. Pantalone attillatissimo; molto aderente.
• Non si sa bene chi sia stato il primo a lanciarla, ma si sa dove la moda è partita. Dalla California, terra di hipster per eccellenza. Dopo i pantaloni skinny, gli occhiali da nerd, i tatuaggi, le camicie a quadri e i sandali, il «flowerbeard» è l’ultima frontiera dell’hipsterismo. (Bruno Ruffilli, Stampa, 2 agosto 2014, p. 26, Società) • Quest’anno disporremo di un’ampia scelta per tutti i gusti: sopporteremo ancora il risvoltino, indosseremo gli strettissimi skinny. Però, ci tufferemo nel passato: dagli anni Settanta, con il modello a vita alta e scampanato in stile «figli dei fiori», al grunge dei Novanta, con il ritorno della salopette. (B[eatrice] D’O[ria], Secolo XIX, 4 gennaio 2016, p. 13, Xte Società) • Luisa Beccaria propone il «lusso in versione quotidiana», che tradotto significa mettersi una felpa di angora con una gonna in tulle, oppure un cappotto di broccato con un paio di pantaloni skinny. (Laura Asnaghi) (Repubblica, 24 febbraio 2017, p. 39, RClub).
- Dall’agg. ingl. skinny ‘magro, secco’.
- Già attestato nell’Avvenire del 31 marzo 2013, p. 11, Primo piano.