SITWELL
. Famiglia di poeti e poligrafi inglesi che ossono congiderarsi epigoni del movimento estetico della fine del secolo XIX (Pater, Wilde, ecc.); reclamisti, lanciatori di mode, curiosi di persone e costumi eccentrici, nella loro ineguale produzione, riescono spesso a effetti decorativi affascinanti e a deliziosi arabeschi fantastici, senza tuttavia attingere quell'eminenza lirica che essi hanno rivendicato in acerrime e grottesche polemiche.
Dei tre fratelli, ha maggiore doti poetiche Edith, nata nel 1887 a Scarborough, autrice di parecchi volumi di versi (The Mother and Other Poems, 1915; Gold Coast Customs, 1929; Collected Poems, 1930), di scritti teorici sulla poesia (Aspects of Modern Poetry, 1934), di antologie di versi moderni (Wheels, antologie annuali, 1916-1921; The Pleasures of Poetry, ecc.), di una vivace e sentimentale apologia di Pope (A. Pope, 1930), e di pittoresche rievocazioni storiche (Bath, 1932; The English Eccentrics, 1933; Victoria of England, 1936).
Osbert, nato a Londra il 6 dicembre 1892, ha rivelato la sua vena funamboles-a in poesie (Twentieth Century Harlequinade and Other Poems, 1916; Collected Poems and Satires, 1931), in racconti (Triple Fugue and Other Stories, 1924; Before the Bombardment, 1926), ha scritto deliziose rievocazioni di pittoreschi luoghi inglesi (Brighton, 1935, in collaborazione con Margaret Barton) e continentali (Winters of Content, 1932, che riguarda l'Italia), e un romanzo, The Man Who Lost Himself, 1929, che, pur ricordando a tratti il Dorian Gray del Wilde, ha capitoli di grande vigore fantastico.
Interessano soprattutto la storia della cultura e della moda i volumi di Sacheverell, nato a Scarborough nel 1897: Southern Baroque Art, 1924; The Gothick (sic) North, 1929-30; Conversation Pieces, 1936, ecc., curiose mescolanze di notizie informative e di ricostruzioni fantastiche, che vorrebbero seguire un filo quasi musicale: addirittura orchestrato come una sinfonia è il pastiche, ricco di pagine veramente ispirate: Dance of the Quick and the Dead, 1936; anche Sacheverell ha scritto parecchi volumi di versi.
Bibl.: S. Vines, The Three Sitwells, in Scrutinies, miscellanea a cura di E. Rickword, 1931.