Termine che fa riferimento alla teoria e all’attività pratica della costruzione di «situazioni». Internazionale s. (fr. Internationale situationniste) Movimento internazionale fondato a Cosio di Arroscia, in Liguria, nel 1957, risultante dalla fusione dell’Internationale lettriste (➔ lettrismo) con il MIBI (Mouvement International pour un Bauhaus Imaginiste: movimento artistico fondato nel 1953 da A. Jorn in contrapposizione agli indirizzi razionalistici e neocostruttivisti cui si ispirava il programma del nuovo Bauhaus, la Hochschule für Gestaltung di Ulma, in nome dei diritti dell’immaginazione e della libertà di sperimentazione). Tra i fondatori del movimento furono A. Jorn, Constant, P. Gallizio, tutti esclusi o dimissionari alla data del 1961, e il francese G.-E. Debord. Movimento formatosi nell’ambito di quel che restava della cultura surrealista, per un superamento dell’arte come attività separata produttrice di oggetti mercificabili, l’Internazionale s. si caratterizzò sempre più come avanguardia direttamente politica, intesa a una critica radicale, in chiave marxista e in polemica con la sinistra istituzionale, della società borghese, e anticipò molti dei motivi (l’antiautoritarismo, la rivalutazione del desiderio, la demistificazione irriverente e il détournement o ‘sviamento’ di tutti i valori estetici e ideologici) che sarebbero stati propri della contestazione sessantottesca, in cui i s. furono attivamente impegnati. Dopo una serie di scissioni ed esclusioni, il movimento si sciolse nel 1972.