Poeta indonesiano (n. Harianboho, Sumatra settentr., 1923). Combattente nella guerra di liberazione contro gli Olandesi, dopo un soggiorno in Europa s'impose con le raccolte di versi Surat kertas hijau ("Lettera su carta verde", 1953), Dalam sajak ("Dentro la poesia", 1954), Wajah tak bernama ("Visi senza nome", 1955), che accanto a suggestioni di poetiche occidentali (simbolismo, ermetismo, ecc.) rivelano l'influenza della formazione luterana (la sua etnia, i Batacchi Toba, fu cristianizzata da missionarî tedeschi) e della più genuina tradizione indonesiana: una delle poesie più belle, Lagu gadis Itali ("Canzone della ragazza italiana"), unisce in mirabile sintesi la struttura del sonetto e il ritmo del pantun, la più felice espressione della poesia popolare indonesiana. Sono degli stessi anni tre commedie e un libro di racconti brevi (Pertempuran dan salju di Paris "Scontri e neve a Parigi", 1956). Condannato a otto anni di prigione (1967) per le sue simpatie comuniste, si trasferì poi in Olanda, ritrovando solo in parte la felicità d'ispirazione della sua prima stagione nella raccolta Angin danau ("Il vento del lago", 1982).