Sisto I
Papa al tempo dell'imperatore Adriano; la sua cronologia, sempre approssimativa come avviene per molti papi dei primi due secoli, è fissata fra il 115 e il 125 oppure 126 (cfr. Eusebio Historia ecclesiastica IV V 5).
Il suo nome, come quello dei due predecessori (Evaristo e Alessandro) e del successore (Telesforo), è greco. Il Liber Pontificalis (ediz. L. Duchesne, Parigi 1886, I 128) gli attribuisce taluni decreti liturgici: proibizione ai laici di toccare i vasi sacri, invito al popolo a cantare il Sanctus dopo l'intonazione del celebrante. Quindi afferma che alla sua morte fu sepolto in Vaticano. Riguardo alla sua origine lo dice romano - ed è possibile, nonostante il nome greco - e figlio di un certo Pastore. Parla espressamente del suo martirio (" martyrio coronatur "), che del resto è affermato anche da diversi martirologi, cominciando da quello di Floro (sec. IX); quello romano ne pone la festa il 6 aprile.
D. ne ricorda il nome (Pd XXVII 44) proprio perché lo ritiene martire al pari di quasi tutti i papi del periodo delle persecuzioni.