SISTEMATICA
. Botanica (XXXI, p. 922; cfr. anche classificazione: c. dei vegetali, vol. X, p. 538). - In generale si può dire che in sempre maggiore misura va estendendosi il concetto di considerare i gruppi superiori della s. meno recente (sottodivisioni, classi e ordini) come meno vicini filogeneticamente e perciò da staccarsi gli uni dagli altri con uno iato maggiore; da ciò il numero considerevole di divisioni indipendenti nella s. attuale.
Per quanto riguarda le singole divisioni, oltre ai cenni fatti nella voce felci di quest'App., è da tenere presente che non ha subito variazioni notevoli la s. delle Briofite e dei Licheni e, nei grandi tratti, neppure quella dei Funghi: in quest'ultimo gruppo lo studio sempre più profondo della costituzione del tallo e particolarmente degli organi riproduttivi ha chiarito le relazioni di varie famiglie e di varî generi; incerta resta la s. dei Ficomiceti e in particolare degli Archimiceti, che vi sono inclusi, le cui specie - se ne scoprono continuamente di nuove - sono studiate sempre più minutamente (struttura dei flagelli e sim.); la coltura pura delle singole forme è considerata sempre più necessaria per un inquadramento più naturale. Per i Licheni va notato che non si ha ancora un sistema accettato universalmente, perché si contendono il campo quello di A. Zahlbruckner (1926), di E. Wainio (1934) e di V. Räsänen (1932), per non parlare di altri sistemi proposti nell'ultimo decennio: tutti presentano incongruenze più o meno notevoli nella disposizione delle famiglie e nell'inquadramento di molti generi. Continua lo studio microchimico dei numerosi composti lichenici (non solo degli acidi lichenici), iniziato nel 1934 dal giapponese Y. Asahina e proseguito da questo autore e dalla sua scuola fino ai giorni nostri, integrato recentemente dallo studio cromatografico; queste ricerche si sono rivelate molto utili nella distinzione delle specie, benché non tutti i lichenologi siano d'accordo sul valore, specifico o infraspecifico, da attribuire alla presenza di detti composti.
Il rimaneggiamento subìto dal sistema del regno vegetale negli ultimi tempi appare chiaro dal confronto della 11ª ed. del Syllabus di A. Engler (1936) con la 12ª ed. (1954).
Si riportano qui le divisioni ammesse nell'11ª ed. (tra parentesi è indicata la valutazione accettata nel 1954):
1. Schizophyta, con le due classi Schizomycetes e Schizophyceae (che diventano le div. 1 e 2 del sistema più recente).
2. Myxomycetes.
3. Flagellatae (distribuite tra le Chrysophyta, le Pyrrophyta e le Euglenophyta, e in parte ascritte al regno animale).
4. Dinoflagellatae (Chrysophyta). Div. ? Silicoflagellatae (Chrysophyta).
5. Heterocontae (Chrysophyta).
6. Bacillariophita (Chrysophyta).
7. Conjugatae (Chlorophyta).
8. Chlorophyceae.
9. Charophyta.
10. Phaeophyceae.
11. Rhodophyceae.
12. Eumycetes vel Fungi, con i Licheni come classe aggiunta (considerati come div. indipendente).
13. Archegoniatae con le due sottodivisioni Bryphyta e Pteridophyta (le quali diventano divisioni).
14. Embryophyta Siphonogama vel Phanerogamae, con le due sottodiv. Gymnospermae e Angiospermae (considerate quali divisioni).
Nella 12ª ed. abbiamo invece:
1. Bacteriophyta ossia Schizomycetes.
2. Cyanophyta ossia Schizophyceae.
3. Glaucophyta.
4. Myxophyta ossia Myxomycetes.
5. Euglenophyta.
6. Pyrrophyta.
7. Chrysophyta.
8. Chlorophyta ossia Chlorophyceae.
9. Charophyta.
10. Phaeophyta ossia Phaeophyceae.
11. Rhodophyta ossia Rhodophyceae.
12. Fungi.
13. Lichenes.
14. Bryophyta.
15. Pteridophyta.
16. Gymnospermae.
17. Angiospermae.
Come si vede, le 14 divisioni del 1936 sono diventate 17 e ben 9 di esse sono considerate altrimenti nel 1954. Un'osservazione va fatta per le finali dei varî taxa (taxon e plur. taxa sono termini internazionali accettati di recente per indicare un'entità sistematica di qualsiasi rango) e cioè tutti i sistemi più recenti applicano, almeno in parte, come è del sistema dell'Engler, le raccomandazioni del Congresso internazionale di botanica del 1950, e cioè per le divisioni si adotta il suffisso -phyta, per le classi delle Alghe -phyceae, dei Funghi -mycetes e delle Tracheofite -opsida (il termine Tracheophyta, proposto dapprima [1935] per indicare la divisione comprendente tutte le piante vascolari, non ha più valore sistematico, poiché tutti riconoscono che queste piante vanno distribuite in più divisioni).
Nei testi recenti sono scomparse diverse denominazioni tradizionali, alcune per cambiamento del nome, attuato per avere uniformità nelle finali, per es., Myxophyta anziché Myxomycetes, altre perché i termini antichi non corrispondono alle vedute filogenetiche attuali; così non si trovano per lo più i termini Tallofite Cormofite, Pteridofite, Spermatofite (= Antofite, Fanerogame), Gimnosperme, perché ciascuna di queste denominazioni comprende ora un complesso di due o più divisioni che non hanno fra di loro chiari rapporti filogenetici. Per le div. 3, 6 e 7 del secondo prospetto v. alghe in quest'App.; i gruppi 15-17 hanno subìto nei sistemi attuali i più considerevoli e varî rimaneggiamenti: infatti alcuni scompongono la div. Pteridofite in 4 divisioni: Psilophyta (che corrispondono alle antiche Psilophytales), Lycophyta (ossia Lycopodineae). Sphenophyta (ossia Arthrophyta) e Pterophyta (che corrispondono alle Filicineae: v. anche felci in quest'App.; però secondo altri sistemi le Pterophyta comprendono, oltre alle Filicineae, anche le Gymnospermae e le Angiospermae), e le Spermatophyta sono distribuite in 5 divisioni: Cycadophyta (comprendenti le Pteridospermae, le Cycadales, le Bennettitales e le Pentoxylales), Ginkgophyta, Coniferophyta, Gnetophyta e Anthophyta (corrispondenti alle Angiospermae); per le Coniferophyta va notato che la famiglia Taxaceae viene considerata da alcuni quale sottodivisione, col nome di Taxopsida, e per le Gnetophyta che la famiglia Ephedraceae in certi schemi viene allontanata e posta nelle Coniferophyta (le Gnetophyta da altri sono chiamate Chlamydospermophyta, da Chlamydospermae, sinonimo di Gnetinae); in altri sistemi ancora queste divisioni diventano sottodivisioni e quindi prendono il suffisso -opsida: Pteropsida, Lycopsida, Sphenopsida, Filicopsida per il primo gruppo, Cycadopsida, Coniferopsida (comprendente anche le Ginkgoales), Gnetopsida e Angiospermopsida per il secondo gruppo (prescindiamo dal fare osservazioni sui termini ibridi o più o meno ostici, che non scarseggiano in queste classificazioni moderne).
Da quanto detto risulta che la s. delle piante superiori è ancora molto incerta e ciò per la differente valutazione dei caratteri da parte dei diversi sistematici, i cui schemi, benché proposti come filogenetici, spesso rispecchiano soltanto idee personali. Tuttavia due concezioni sono molto notevoli e si possono considerare come definitive: il riaffermato legame filogenetico tra Pteridofite e Spermatofite, come appare dalla divisione Pterophyta, che comprende le Filicinae e le Spermatofite, e la scomposizione sia delle Pteridofite sia delle Spermatofite in più divisioni, ciò che vuol significare l'origine di- o polifiletica di questi due gruppi, come sembra risultare anche dalle indagini paleobotaniche (v. paleofitologia, in questa Appendice).
Un esempio dell'importanza dello studio anatomico è dato dalle trachee delle Gnetophyta: queste piante sono state ritenute per molto tempo come un anello di congiunzione tra Gimnosperme e Angiosperme anche per il fatto che esse presentano trachee nel legno secondario, mentre in tutte le altre Gimnosperme l'apparato vascolare risulta di sole tracheidi; orbene, l'esame minuto delle trachee delle Gnetophyta ha dimostrato che queste hanno origine ben diversa da quelle delle Angiosperme, origine che le riallaccia alle tracheidi delle Gimnosperme.
Non meno varia e incerta è la s. dell'ultimo grande taxon, quello delle Angiospermae, per quanto riguarda la circoscrizione e la disposizione degli ordini e delle famiglie; nell'ordinamento gerarchico sono stati utilizzati i risultati dello studio anatomico dei fiori e del legno secondario, particolarmente dei molti generi. che appaiono alquanto aberranti nelle famiglie alle quali finora venivano assegnati; così pure l'embriologia comparata ha contribuito a chiarire diverse incertezze; la citogenetica infine, dapprima applicata ai taxa infraspecifici. ha acquistato progressivamente importanza anche a livello superiore. persino a quello delle famiglie. Per le Angiosperme ci limitiamo a dire che J. Hutchinson (1959) propone per le Dicotiledoni 82 ordini con 342 famiglie e per le Monocotiledoni 29 ordini con 69 famiglie, mentre nel Syllabus di A. Engler (1936) si hanno 44 ordini con 257 famiglie per le prime e 11 ordini con 45 famiglie per le seconde. Un esempio dei mutamenti proposti nei sistemi recenti è dato dal seguente prospetto:
Le Agavaceae del Hutchinson comprendono anche varî generi (Yucca, Nolina, Dracaena, ecc.) che dall'Engler sono posti nelle Liliaceae; i generi Allium e Agapanthus, dall'Engler e da quasi tutti i sistematici considerati Liliaceae, sono assegnati dal Hutchinson alle Amaryllidaceae. Come risulta dal prospetto testé riportato l'ordine Liliiflorae dell'Engler viene scomposto dall'Hutchinson in 6 ordini diversi: Liliales, Agavales, Juncales, Amaryllidales, Alstroemeriales e Iridales.
Bibl.: A. Engler, Syllabus der Pflanzenfamilien, 12ª ed., Berlino 1954; Fortschritte der Botanik, XII-XXI, ivi 1949-59; S. Tonzig, Elementi di Botanica, II, Milano 1956.