neuroendocrino, sistema
Sistema fisiologico che riguarda la secrezione di ormoni da parte di cellule del sistema nervoso. Scoperto nel 1919 da C. Spiedel (1893-1982), con l’osservazione che i neuroni ipotalamici avevano le caratteristiche di cellule ghiandolari capaci di immettere sostanze nel torrente circolatorio, il sistema della neurosecrezione ebbe in tutto il 20° sec. uno sviluppo di ricerca che coinvolse anche altri organi, come il pancreas, l’intestino e il cuore. La scoperta della sostanza P, della somatostatina, degli oppioidi endogeni, degli ormoni di rilascio ipotalamici che agiscono sull’ipofisi, ha fatto del sistema n. uno dei campi di maggior sviluppo della neurobiologia.
I neuroni, oltre a trasmettere impulsi elettrici, hanno la proprietà di sintetizzare e liberare nel sangue molecole complesse, capaci di attivare o inibire cellule bersaglio di altre ghiandole, del rene, dei vasi. Nell’ambito del sistema n. alcuni ormoni hanno la funzione prettamente stimolatoria di altre ghiandole, altri si comportano come neuromodulatori e neurotrasmettitori; i progressi della biologia molecolare hanno tuttavia messo in evidenza che vi sono somiglianze biochimiche fra neurotrasmettitori classici (che agiscono attraverso le giunzioni sinaptiche), fattori cellulari che agiscono attraverso le giunzioni serrate interneuronali, e messaggeri chimici di tipo recettoriale. Gli ormoni del sistema n. sono peptidici, e la loro secrezione dipende dalla stimolazione del neurone, che aumenta la trascrizione del DNA in un RNA messaggero specifico; a sua volta questo viene tradotto nel prodotto peptidico. Il rilascio (dopo un eventuale immagazzinamento nelle vescicole cellulari), avviene sia continuativamente che per stimoli improvvisi.
Il principale è il sistema ipotalamo-ipofisiario (➔ ipotalamo). Altri distretti tuttavia sono influenzati dalla neurosecrezione ipotalamica: l’apparato cardiovascolare (tramite il rilascio di catecolammine e corticosteroidi e altre sostanze sconosciute); l’apparato digerente, che riconosce, oltre al coinvolgimento ipotalamico, anche i nuclei della base cerebrale (sono note le emorragie gastriche e intestinali in assenza di iperacidità, cosiddette da stress, in pazienti con traumi cranici ed emorragie cerebrali, ecc.); il circolo polmonare, tramite la secrezione di sostanze attive di tipo adrenergico dall’ipotalamo caudale (edema polmonare neurogeno, indipendente dall’insufficienza cardiaca). Il sistema n. surrenalico è in parte indipendente dal quello ipotalamico. Ne sono un esempio la stimolazione del tessuto adiposo e le alterazioni psichiche nella sindrome di Cushing. L’apparato digerente è sede importante di neuroormoni (enterormoni), che mediano le funzioni viscerali ed endocrine.