Vedi Sistema de la Integracion Centroamericana dell'anno: 2015 - 2016
Il Sistema dell’integrazione centroamericana (Sica) è stato istituito nel 1991 con il Protocollo di Tegucigalpa e ratificato nel 1993 da Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panamá, El Salvador, nel 2000 dal Belize e, nel 2013, dalla Repubblica dominicana.
Il processo di integrazione centroamericana risale agli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel 1951, infatti, i ministri degli esteri dei paesi centroamericani hanno siglato la Carta di San Salvador, dando vita all’Organizzazione degli stati centroamericani (Odeca), antesignana del Sica. In quarant’anni di attività i rappresentanti dell’Odeca hanno promosso un intenso programma negoziale e un serrato dialogo in seno all’Organizzazione per creare un sistema educativo comune e politiche culturali affini, per omologare la segnaletica stradale, coordinare le politiche doganali e adottare un comune regime industriale. Ottenuti questi primi risultati, gli stati dell’Organizzazione hanno siglato accordi di portata regionale, tra cui spiccano il Trattato multilaterale di libero commercio e di integrazione economica centroamericana e il Trattato generale di integrazione economica centroamericana, e hanno promosso istituzioni di integrazione come la Banca centroamericana.
Nell’ambito dell’undicesimo Summit dei presidenti centroamericani, nel dicembre 1991, gli stati membri hanno poi proposto di ampliare notevolmente gli ambiti di discussione, improntando così un progetto comunitario di più ampio respiro. Il Sica è nato proprio in questa cornice istituzionale con l’intento di conferire al Sistema dell’integrazione centroamericana forti poteri decisionali in materia economica, sociale, culturale, politica e ambientale. Il Protocollo di Tegucigalpa ha sostituito la Carta dell’Odeca del 1962, a sua volta creata in base ai principi della Carta di San Salvador. La nascita del Sica, a partire dalla quale i paesi membri si sono impegnati a creare una regione fortemente integrata nel rispetto dei principi della pace, della democrazia, della libertà, dello sviluppo e della tutela dei diritti dell’uomo, fu accolta di buon grado dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, istituzione con la quale il Sica si confronta e dialoga frequentemente.
Dal 1993 ad oggi il Sica ha intensificato il dialogo internazionale, accogliendo stati osservatori della regione – Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù, Stati Uniti e Uruguay – ed extraregionali – Australia, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Italia, Marocco, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito, Santa Sede, Spagna, Taiwan e Turchia. Inoltre, il Sica coopera con l’Organizzazione degli stati americani, la Comunità Andina, il Mercato comune del Sud, la Comunità dei Caraibi, l’Associazione degli stati dei Caraibi, l’Unione Europea e altre istituzioni internazionali.
L’architettura istituzionale del Sica prevede l’esistenza di otto organi, dislocati in varie città dei paesi membri: il Segretariato generale, la riunione dei presidenti e quella dei vicepresidenti, il parlamento, la Corte centroamericana di giustizia, il Consiglio dei ministri degli affari esteri, il Comitato esecutivo e il Comitato consultivo. Il Segretariato generale, tra tutte, riveste il ruolo più importante: è l’organo di riferimento dell’intero Sistema e si declina in vari consigli, commissioni e segreterie che si riuniscono per discutere questioni riguardanti l’ambiente, il turismo, le tematiche di genere, l’integrazione economica, l’integrazione sociale, l’istruzione e la cultura. Il Segretariato generale detiene il potere esecutivo dell’organizzazione, decide gli accordi internazionali e vaglia gli ordini derivanti dalla Riunione dei presidenti, dal Consiglio dei ministri e dal Comitato esecutivo. La presidenza del Sica ruota semestralmente con turnazione dei rappresentanti dei paesi membri. La Riunione dei presidenti, composta dai presidenti degli stati membri, è invece l’organo che funge da guida dell’organizzazione: stabilisce le linee politiche e strategiche da seguire e ha il compito di delineare l’identità regionale centroamericana. Il Sica, inoltre, si appoggia a diverse istituzioni, tra cui si annoverano la Banca centroamericana, il Centro di coordinamento per la prevenzione dei disastri naturali in America Latina, il Centro per la promozione della micro e piccola impresa centroamericana e molti altri.
Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panamá, R. Dominicana.