curtense, sistema
Organizzazione giuridico-economica delle corti medievali. La corte era, nel mondo feudale, una grande organizzazione economica pressoché chiusa (in Italia non lo fu mai interamente), in cui il ciclo della produzione e dello scambio si compiva tutto all’interno. In essa si distinguevano il dominio (pars dominica), cioè la parte che il proprietario teneva in coltivazione diretta, e il massaricio (pars massaricia), cioè la parte concessa ai coloni per la coltivazione, in cambio di canoni e di prestazioni. L’ordinamento giuridico curtense era aderente a quello economico: come la corte era una grande unità economica, così era anche una unità amministrativa, sotto la direzione di un unico capo, al di sotto del quale vi era la schiera dei funzionari dipendenti. Questa unità amministrativa si rafforzava poi grandemente con l’immunità tributaria e con l’immunità giurisdizionale: la corte cioè non doveva tributo ad altri che al signore, e la giustizia era esercitata direttamente dal preposto alla corte su tutti i dipendenti, con divieto quindi d’ingresso dei giudici pubblici sulle terre immuni (immunitas ab introitu iudicum). Oggi gli studiosi tendono a ricollegare il sistema c. alle organizzazioni degli antichi latifondi dell’età imperiale, piuttosto che a usi germanici, come si pensava nel passato.