SIRINO
Città dell'Italia antica, di cui si è argomentato l'esistenza, mettendo in relazione la leggenda ΣΙΡΙΝΟΣ delle monete incuse generalmente attribuite a Siri sullo Ionio (v. siri), con i Sirini, menzionati da Plinio (Nat. hist., iii, 15, 97) fra i popoli della Lucania interna, e col toponimo ancora vivo per tutto il massiccio appenninico, che culmina nel Monte del Papa ed a Lagonegro (Potenza) sulle sue pendici occidentali.
Si è proposto di identificarla nei ruderi di un vasto abitato sopra uno sperone roccioso, che dai contrafforti del Sirino si protende nella valle di Lauria presso Rivello e ch'è ancora chiamato "La Città". Popolata presumibilmente da indigeni, fu in rapporti con Siri per la diretta via del fiume omonimo (oggi Sinni) ed alla caduta di questa (560 a. C. circa) si trovò nel territorio dominato da Sibari. Gli stateri d'argento, emessi nella seconda metà del VI sec. in alleanza con Pixunte (v.), mostrano chiaramente l'influsso sibaritico così nel tipo del toro retrospicente, come nel peso. Questi caratteri achei e quelli cronologici delle monete mal si conciliano con le tradizioni ioniche e con la precoce fine di Siri, la cui distanza ne fa per giunta un'alleata poco probabile di Pixunte.
Per la sua posizione sulla principale via (che fu poi la Popilia o l'Annia) verso il settentrione e sulla diramazione verso la vicina baia sul Tirreno, "La Città" dové prosperare fino ad età tarda: lo provano i resti tuttora visibili e, meglio, l'abbondante materiale scoperto e disperso nei secoli scorsi.
Statuette di bronzo, difficilmente apprezzabili per la corrosione, e monete si recuperano anche oggi, più spesso trascinati a valle dalle acque. Ma soltanto cauti e metodici scavi potranno accertare se l'ipotesi del nome risponde al vero e restituire i documenti della civiltà fiorita in quest'area.
Bibl.: Per l'identificazione di S.: P. Zancani Montuoro, in Arch. Stor. Calabria e Lucania, XVIII, 1949, p. 11 ss. Per le monete: J. Perret, Siris, Parigi 1941, p. 21 ss.; L. Breglia, in Annali Ist. It. Numism., I, 1954, p. i ss. Per i rinvenimenti: G. Antonini, La Lucania, Napoli 1795-77, p. 442; G. Racioppi, Storia dei popoli della Lucania, Roma 1889, p. 372; M. Lacava, Del sito di Blanda, Lao ecc., Napoli 1891, p. 20; Not. Scavi, 1952, p. 50 ss.