sirenetto
s. m. (iron.) Giovane uomo bello e seducente.
• Per il momento al manovale trentino, fidanzato da due anni, sono arrivate «proposte» di altro genere, anche indecenti. «Le avance e i complimenti», confessa il sirenetto, «non mancano mai e fanno sempre piacere». (Stefano Nicoli, Arena, 12 luglio 2008, p. 37, Basso Veronese) • Tre giorni di grande festa: il clou è stato la serata che ha proposto il concerto di Dolcenera con la presenza in piazza Chiodi di oltre 3 mila persone, ma è piaciuta anche la sfilata dei «sirenetti» più belli del Fvg [Friuli Venezia Giulia], con la proclamazione di Sonny Colussi di Gemona. (Rosalba Tello, Messaggero Veneto, 13 settembre 2011, p. 35) • I «Bagni misteriosi» di de Chirico sono l’attrazione principale dell’Edison Open Garden Triennale, fotografati quanto l’Albero della Vita. [...] Il pezzo forte sono i «velini», due «sirenetti», uno scuro e l’altro biondo, pettorali da urlo, l’arto sinistro di quello moro lanciato nell’aria, nel gesto del nuotatore. Anche il contesto è ricco di spunti. (Annarita Briganti, Repubblica, 23 agosto 2015, p. 8).
- Derivato dal s. f. sirenetta, con cambiamento del suffisso in -o, per mozione di genere.
- Già attestato nella Stampa Sera del 27 maggio 1987, p. 2, Torino Cronaca (Iv. Bar.).