SIRACUSA (XXXI, p. 869)
Una spinta notevole ha dato il regime fascista al progresso della moderna Siracusa, sistemando vie, passeggiaie e ville che l'hanno resa idonea a funzionare da centro turistico, e costruendo opere e fabbricati rispondenti alle nuove e accresciute esigenze dei suoi servizî ferroviarî, portuali, postali ed aerei.
Sul lungomare Riva della Posta è stato costruito il nuovo edificio postale (architetto F. Fichera), e due nuovi edifici, per gli uffici della dogana e per i servizî ferroviarî del porto, sono stati costruiti presso lo scalo marittimo. Sono stati inoltre costruiti il palazzo dell'amministrazione provinciale (architetto G. Bonajuto) sul rettifilo Umberto I; l'ospedale sanatoriale, capace di 300 letti, sull'altipiano di Taracati; l'edificio del liceo scientifico e dell'istituto tecnico. È stato altresì completato, dal lato di ponente, il palazzo del Consiglio provinciale delle Corporazioni. La nuova via di risanamento, intitolata al Littorio, è stata dotata di numerosi e moderni alberghi.
I servizî aerei dell'Ala Littoria hanno già preso uno sviluppo considerevole legando con linee giornaliere Roma e Siracusa e questa con la Libia e con le terre dell'Impero.