RAMSAY, Sir William
Chimico, nato il 2 ottobre 1852 a Glasgow, morto il 23 luglio 1918 a High Wycombe. Studiò nella sua città natale e poi in Germania, con Bunsen a Heidelberg e con Fittig a Tubinga, poi ritornò a Glasgow come assistente. Nel 1880 fu nominato professore all'università di Bristol, e nel 1887 all'università di Londra.
Le sue prime ricerche riguardarono la chimica organica: studiò gli acidi toluici, preparò la piridina da acido cianidrico e acetilene, studiò le relazioni fra chinina, cinconina e piridina. Ma la sua fama è legata specialmente alle sue ricerche di chimica fisica, che lo portarono alla scoperta dei gas nobili. Egli iniziò nel 1880 una serie di determinazioni di costanti fisiche eseguite con precisione mai raggiunta, con metodi e apparecchi ideati e anche costruiti da lui stesso. La scoperta clamorosa dell'argo nell'azoto atmosferico, fatta dal R. nel 1894, fu chiamata il trionfo della terza decimale. Infatti, data la precisione dei metodi adottati, non sfuggì al R. la piccola differenza di densità fra l'azoto atmosferico e quello ottenuto per via chimica; ciò lo condusse alla scoperta dell'argo che egli ottenne dall'azoto atmosferico fissando l'azoto con magnesio. Nel 1895 scoperse l'esistenza dell'elio (già constatato con l'analisi spettroscopica nel sole) in minerali terrestri quali la cleveite. In seguito constatò l'esistenza dell'elio in varie emanazioni terrestri e scoperse l'esistenza nell'aria non solo dell'elio, ma anche di tre nuovi elementi: il neo, il cripto e lo xeno. Infatti, liquefacendo grandi quantità di argo, egli trovò in una piccola porzione non liquefatta elio e neo, mentre nella porzione meno volatile scoperse il cripto e lo xeno. Dimostrò poi con F. Soddy la presenza dell'elio fra i prodotti di disintegrazione delle sostanze radioattive e partecipò con la sua esperienza ai magnifici studî dei chimici inglesi sulla disintegrazione atomica. In patria gli furono conferiti la medaglia Davy e numerosi altri premî; nel 1904 ebbe il premio Nobel per la chimica.