CHAMBERS, sir William
Architetto, nato a Stoccolma nel 1726, morto a Londra l'8 marzo 1796. Ancora ragazzo viaggiò nella Cina e nell'India (v. il suo libro: Some Account of the Ruins at Mavalipuram, Londra, s. a.); più tardi studiò in Italia e a Parigi, dove fu allievo di Clérisseau. Fu tra i fondatori del club degli architetti di quell'epoca. Ebbe anche la carica d'istruttore (1755) e poi di architetto del principe di Galles. Fu scelto come architetto per la ricostruzione della Somerset House di Londra (1775), suo capolavoro, di cui la fronte settentrionale fu terminata nel 1779, e tutta la parte centrale nel 1786; l'ala orientale fu aggiunta da sir Robert Smirke 11829-34) e l'orientale da Pennethorne. Altre opere pubbliche di C. sono: i mercati di Woodstock e di Worcester, la banca di Scozia a Edimburgo e il teatro con la cappella nel Trinity College a Dublino. La maggior parte dei suoi lavori in provincia erano abitazioni private, come a Castle Hill (Dorset), Charlemont House presso Dublino, Duddingston House presso Edimburgo e Melbourne House a Piccadilly, ora incorporata all'Albany; ma si specializzò in lavori ausiliarî, come ponti, porte, scuderie, e costruì pure un osservatorio. Si dedicò anche all'arte dei giardini: tracciò quelli di Kew nel 1757-62 (v. il suo libro: Plans... of the Gardens and Buildings at Kew in Surrey, Londra 1763) ed eresse là e altrove edicole graziosissime, come il casino a Clontarf in Dublino. Il Ch. seguì in parte lo stile dell'ultimo periodo giorgiano nelle tradizioni del Palladio, sopravvissute dall'epoca in cui Inigo Jones visitò l'Italia; nell'abbazia di Milton usò il neo-gotico rinnovato e nei tempietti di Kew adottò lo stile romano che si scorge pure nella spaziosità e nella simmetria dei suoi lavori più grandiosi. Sua nota caratteristica è l'aver introdotto lo stile cinese nei disegni per mobili; merita pure di venir menzionata la pagoda che eresse a Kew (v. le sue opere: Designs for Chinese Buildings, Londra 1757; e Dissertation on Oriental Gardening, Londra 1772). L'opera più importante da lui pubblicata è: A Treatise on Civil Architecture, Londra 1759. Nell'Istituto reale degli architetti britannici si conservano manoscritti delle sue lezioni e sue lettere, e nel Victoria and Albert Museum i suoi Original Designs for Internal Decoration inediti; altri suoi disegni originali si trovano in questo ultimo museo e nel Soane. Alcuni disegni furon pubblicati nel suo trattato sull'architettura civile, in Vitruvius Britannicus di Colin Campbell, e in Public Buildings of London, Londra 1828, di J. Britton e A. Pugin. Tra i suoi allievi molti divennero celebri, come Gandon, Yenn e Thomas Hardwick. Fu seppellito nell'abbazia di Westminster.
Bibl.: Th. Hardwick, A Memoir of the Life of sir W. Ch., Londra 1825; J. Mac L. Ross, Life, Work and Influence, Londra 1901; Z. v. M., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con bibliografia); A. Trystan Edwards, in Masters of Architecture Series, Londra 1924.