WYATT, Sir Thomas
Nato forse nel 1521, morto nel 1554. Era figlio di sir Thomas W. il vecchio (v.). Alcune scappate giovanili lo fecero imprigionare, con l'amico Henry Howard conte di Surrey, nella Torre di Londra (1543); ma, liberato, nell'autunno di quel medesimo anno il W. si unì ai volontarî del Surrey sul continente, combatté a Landrecies e a Boulogne, tornando in Inghilterra dopo la resa di quest'ultima città (1550).
Furono le relazioni di suo padre e il proprio temperamento tumultuoso piuttosto che un vero zelo religioso che indussero il W. a unirsi al partito degli ultra-protestanti, il quale, al principio del regno di Maria, preferì ordire una congiura piuttosto che imporre con mezzi costituzionali un compromesso, quando vide la propria fede religiosa minacciata dal progettato matrimonio della regina con Filippo di Spagna. Gli ultra-protestanti erano ispirati anche da motivi politici, come il timore della dominazione spagnola. Nel dicembre 1553 ebbero luogo a Londra riunioni segrete capeggiate da Edmund Courtenay (v. courtenay), e una settimana dopo l'annunzio ufficiale del trattato di matrimonio, il 15 gennaio 1554, il W. riunì i suoi partigiani ad Allington e fissò al 25 gennaio la data della sollevazione. Egli sperava in rivolte concomitanti nel Devonshire e nei Midlands, sotto la guida di sir P. Carew e del duca di Suffolk, ma tali speranze svanirono e il W. avanzò solo su Londra. Anche in queste condizioni, la sua sollevazione parve per un certo tempo seria. Egli alzò la sua bandiera a Rochester e le milizie londinesi mandate contro di lui sotto il comando del duca di Norfolk disertarono, passando in massa al W. il 29 gennaio. Egli raggiunse Gravesend il 30 e Dartford il 31. Ma perdette quattro giorni prima di avanzare su Southwark il 3 febbraio: in questo frattempo era stata organizzata la difesa e in città era tornata la calma. Il W. avanzò sulla città da Knightsbridge e Piccadilly. Le sue forze vacillarono, molestate dall'artiglieria nemica, e per le strade il W. fu accolto freddamente. Giunto a Ludgate, si trovò con la via sbarrata e con le forze nemiche dietro le spalle. In tali condizioni, disanimato, si arrese, e il 14 aprile fu giustiziato, sebbene, per desiderio del governo, non fossero incolpati né il Courtenay né la principessa Elisabetta.