Giurista e uomo politico inglese (Londra 1757 - ivi 1818), di origine francese. Avvocato di grande fama, come giurista sostenne, influenzato dalle dottrine del liberalismo europeo e dall'amicizia con V. Mirabeau, J. Bentham e lord H. Lansdowne, la mitigazione dei rigori del diritto penale inglese e una giusta proporzione delle pene alla gravità dei reati: riforme (tra le quali l'abolizione della pena di morte in alcuni casi) che ottenne alla Camera dei comuni, dove entrò nel 1806 divenendo lo stesso anno solicitor general. Favorì l'emancipazione dei cattolici. Tra i numerosi scritti: Observations on the criminal law of England (1810); i discorsi alla Camera dei comuni (post., 1820); Memoirs (post., 1840).