CARTERET, sir George
Nacque circa il 1617. Dichiaratosi partigiano di Carlo I allo scoppio della guerra civile, nel 1643 prese Jersey e fu fatto dal re governatore dell'isola. Come viceammiraglio condusse vigorosi attacchi contro il commercio inglese, trattò duramente i fautori del Parlamento nell'isola, della quale fece il rifugio dei profughi realisti. Il principe di Galles, che sbarcò nell'isola nel 1646, lo fece cavaliere e baronetto; più tardi, divenuto re Carlo II, gli concesse varie signorie e in soprappiù un'isola americana. Ma il C. fu costretto alla resa dell'isola nel dicembre 1651 e, raggiunti gli altri realisti in Francia, ottenne un comando nella marina francese. Accusato di spionaggio a favore della Spagna, fu imprigionato nella Bastiglia; espulso dalla Francia, fu al servizio della repubblica di Venezia.
Con la restaurazione divenne membro del Privy Council, vice-ciambellano e tesoriere della marina; fu scelto nel 1661 a rappresentare Portsmouth alla Camera dei Comuni. Durante i suoi varî uffici e l'esercizio della pirateria aveva accumulato grandi ricchezze; si servì ora del suo credito presso le banche per conservare la marina in efficienza. Nel 1667, in seguito ai disastri della guerra con l'Olanda, e alla caduta di lord Sandwich, C. si dimise dall'ufficio e fu nominato Tesoriere deputato dell'Irlanda; ma ai Comuni fu dichiarato reo di peculato e sospeso dalla carica. Nel 1673, con la rinuncia di Giacomo, duca di York, C. divenne uno dei commissarî dell'Ammiragliato e del comitato per il commercio e l'agricoltura. Nel 1663 è menzionato come uno dei primi proprietarî della Carolina, e a lui, insieme con lord Berkeley, fu concesso il territorio fra i fiumi Hudson e Delaware, che da lui si chiamò poi New Jersey. Morì nel 1680. Il figlio Giorgio fu fatto barone Carteret di Hawnes, titolo ormai estinto.
Bibl.: S. E. Hoskins, Charles II in the Channel Islands, 2 voll., Londra 1854; A. Collins, History of the family of Carteret, Londra 1756.