Fisico (Gloucester 1802 - Parigi 1875). Prof. di fisica al King's College di Londra, W. compì importanti studi in diversi campi, ma i suoi maggiori lavori furono nel campo della telegrafia (invenzione del telegrafo ad ago, sviluppo della telegrafia sottomarina, sistemi a trasmissione automatica ecc.) e dell'elettrotecnica. È noto per il perfezionamento di un accurato strumento (ponte di W.) per la misura delle resistenze elettriche in un circuito.
Prof. di fisica (1834) al King's College di Londra, membro (1837) della Royal Society, fu creato baronetto nel 1868; fu socio corrispondente dei Lincei (1850). Da giovane fabbricante di strumenti musicali, si segnalò presto per numerosi contributi all'acustica, all'ottica e all'elettricità: notevoli i suoi studi sulla trasmissione del suono nei solidi, sull'interpretazione delle figure di Chladni, sugli strumenti musicali (ne costruì alcuni nuovi, come la concertina). Si occupò anche di fisiologia della visione e in particolare di visione binoculare, costruendo (1833) uno stereoscopio. Per lo studio delle "fiamme cantanti" e per la misurazione della durata delle scintille elettriche ideò (1834) l'oscilloscopio a specchio rotante. I suoi maggiori lavori furono nel campo della telegrafia e dell'elettrotecnica: nel 1835, in collaborazione con W. F. Cooke, inventò un telegrafo ad ago, il primo che potesse essere praticamente adoperato; perfezionò in seguito il sistema di telegrafo Morse, costruendo nel 1840 il telegrafo a quadrante, nel 1841 il telegrafo stampatore, e finalmente, nel 1868, i primi apparecchi riceventi e trasmittenti automatici; condusse esperimenti sulla telegrafia sottomarina con cavi. I problemi della telegrafia gli fecero intuire l'importanza delle misure di resistenza elettrica e nel 1843 descrisse strumenti e metodi di misura: tra questi il ponte che porta il suo nome, già descritto (1833) da S. H. Christie, che non ne vide però la possibilità d'impiego come strumento di misura. W., invece, oltre a elaborare esattamente la teoria del ponte, ideò per esso tre tipi di reostato (il termine fu introdotto da lui), di cui uno a cursore mobile e un altro a cassetta di resistenze. Le sue opere (Scientific papers, 1879) furono raccolte e pubblicate dalla Physical Society di Londra.