GUINESS, Sir Alec
Attore drammatico e cinematografico, nato a Londra il 2 aprile 1914; allievo dello Studio of dramatic art di Fay Compton, dopo l'esordio recitò dal 1934 al 1938 con J. Gielgud e all'Old Vic in parti di fianco, finché nel sett. 1938 all'Old Vic recitò per la prima volta Hamlet, impostando l'interpretazione su uno stile naturalistico, ricco di sottili sfumature.
Attore di grande tecnica scenica e d'inconfondibile senso dell'ironia, limiti ben definiti per lui sono rappresentati dai personaggi classici di forti dimensioni tragiche o eroiche; tra i suoi maggiori successi teatrali si annoverano invece Great expectations di Dickens (da lui stesso adattato alla scena); King Lear di Shakespeare (parte di Fool); Saint Joan di Shaw (il Delfino); The prisoner di Boland; Vicious circle di Sartre; Hôtel Paradiso di Feydeau e Desvallières (Boniface). Nel cinema dal 1934, già dalle prime interpretazioni offrì un saggio di quell'arte della truccatura della quale diede la prova più vasta in Kind hearts and coronets (Sangue blu, 1949), interpretando ben 8 personaggi. Seguì una serie di pellicole, nel gusto irreprensibile e pure artificioso del tradizionale umorismo britannico, nelle quali G. sfoggiò tutte le variazioni del suo temperamento istrionico, riuscendo sempre però, ai confini del paradosso, a centrare psicologicamente il personaggio e conferendo quindi con acuta intelligenza un particolare valore interpretativo a ogni figura (Lavender hill mob, L'incredibile avventura di Mr. Holland, 1951; The man in the white suit, Lo scandalo del vestito bianco, 1951; Father Brown, Uno strano detective, 1954; The ladykillers, La signora omicidi, 1955; Our man in Havana, 1959). Nuova prova della maturità e complessità della sua arte ha offerto poi con The bridge on the river Kwai (1957), che gli ottenne l'Oscar; The horse's mouth (La bocca della verità, 1958) e Whisky and glory (1960).