SCORZA, Sinibaldo
Pittore e incisore, nato a Voltaggio il 16 luglio 1589, morto a Genova il 5 aprile 1631. Fu avviato alla pittura dal Paggi che in quel tempo rappresentava nell'ambiente artistico genovese l'espressione della modernità in contrasto con gli ultimi seguaci della scuola del Cambiaso. I pittori fiamminghi che soggiornarono in Genova, le opere fiamminghe e le stampe avevano, con l'osservazione del vero, portato in Genova la pittura di animali cho ebbe nello S. il suo attento pittore. Egli ritrasse animali dal vero come oggetto principale del quadro, dando loro gran parte anche nel comporre soggetti sacri e profani. La sua opera personale per caratteri proprî è ancora confusa con quella di altri pittori del suo tempo, e se la sua personalità è definita, la sua produzione non è ancora delimitata. Ebbe una vita avventurosa. Lodato dal Marino nella Galleria e da lui introdotto alla corte del duca di Savoia dove ebbe onori, dovette, quando scoppiò la guerra con la repubblica di Genova, lasciare Torino. L'invidia dei suoi compagni d'arte gli valse l'accusa d'intelligenza con il duca. Fu condannato a due anni d'esilio che passò a Massa e a Roma. Sue opere sicure si trovano a Genova (Palazzo Bianco e Palazzo Rosso), a Roma (Galleria Corsini) e in palazzi genovesi.
Bibl.: O. Grosso, A. M. Vassallo e la pittura di animali nei primi del Seicento a Genova, in Dedalo, III (1922-23), pp. 202-22; Lavagninus, Nel tricentenario di un artista ligur: S. S., in A Compagna, 1931, n. 5; M. Bonzi, S. S., pittore di animali, in Genova (Rivista, municipale), 1930, n. 5; G. Delogu, Pittori minori liguri, lombardi, piemontesi del Seicento e Settecento, Venezia 1931, p. 33 segg.; W. Suida, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXX, Lipsia 1936 (con bibl.).