sincrotrone
sincrotróne [Der. dell'ingl. synchrotron, contrazione di synchro(nized) (elec)tron (accelerator) "(acceleratore a) elettroni sincronizzati"] [FSN] Acceleratore di elettroni (elettrosincrotrone) o protoni (protosincrotrone) o deutoni, ideato nel 1945 da E.M. McMillan e V. Veksler, che sfrutta contemporaneamente il principio del sincrociclotrone (ideato poco prima dagli stessi fisici), cioè della modulazione del campo elettrico accelerante, e del betatrone, cioè di una modulazione del campo magnetico curvante le traiettorie, per cui il funzionamento generale è impulsivo come nel sincrociclotrone ma la traiettoria media delle particelle iniettate è sensibilmente circolare di raggio fisso, con il grande vantaggio di poter ridurre a un toro di relativ. piccola sezione (ciambella) lo spazio a vuoto spinto in cui orbitano le particelle, con conseguente facilità di aumentare il raggio della traiettoria e, con esso, l'energia finale delle particelle: v. acceleratore di particelle: I 10 f e sincrotrone. L'energia ottenuta con i s. attualmente in funzione è dell'ordine di 7.5 GeV per elettroni (DESY II, Amburgo) e di 1000 GeV (1 TeV) per protoni (Tevatron, Fermi Laboratory, presso Chicago). ◆ [FSN] Frequenza di s.: v. sincrotrone: V 231 a. ◆ [FSN] Luce, o radiazione, di s.: radiazione elettromagnetica emessa da particelle cariche che si muovono con velocità relativistica in un campo magnetico: v. sincrotrone, luce di. L'identificazione della radiazione di s. nello spettro di emissione di un corpo celeste riveste una particolare importanza in quanto rivela la presenza di particelle cariche relativistiche e di intensi campi magnetici. ◆ [EMG] Moto di s.: la componente longitudinale, od orbitale, del moto di una particella accelerata in un acceleratore risonante, in contrapp. a moto di betatrone, descritto dalla componente ortogonale all'orbita: v. acceleratore di particelle: I 7 f.