LEWIS, Sinclair
Romanziere americano, nato a Sauk Center (Minnesota) il 7 febbraio 1885. Laureatosi nel 1907 alla Yale University, fece fino al 1916 il giornalista. Nei primi romanzi: Our Mr. Wrenn (1914), The Trail of the Hawk (1915), ecc., prevale una vena narrativa che fece scrivere al L. pagine spesso molto limpide, piene di freschezza e d'immediatezza. Ma solo nel 1920 raggiunse larga fama con Main Street (La strada maestra), che è il primo dei suoi romanzi realistici a sfondo sociale. Da allora, nonostante un fugace ritorno alla prima maniera narrativa rappresentato dal romanzo Mantrap (1926), il L., osservatore arguto e geniale, sviluppò nel realismo una tendenza satirica assai accentuata. Nella descrizione della vita di Babbitt (1922, ritratto di un affarista tipico il realismo minuziosissimo è tenuto vivo dall'intenzione satirica che vi traspare, altrimenti riuscirebbe intollerabile. L'intento satirico che giunge fino all'esagerazione grottesca in Elmer Gantry (1927, caricatura delle chiese protestanti), porta il L. verso romanzi di ampio sviluppo e di numerosissimi personaggi, ma quasi privi d'intreccio: giustapposizione di casi che permettono di presentare numerosi tipi. Così in Babbitt e così anche in Ann Vickers (1931). Più che al romanzo di costumi, il L. giunge quindi al romanzo di caratteri. Forse nessuno scrittore americano contemporaneo dà tuttavia della vita americana, anche se vista talvolta nei suoi aspetti convenzionali e meno nobili, l'idea concreta che si trova nel L., il quale appartiene così contemporaneamente alla scuola d'un laborioso realismo e al gruppo di critici sociali che fa capo a H. L. Mencken. Caratteristiche della sua arte non sono la grazia e l'eleganza, ma la forza di rappresentazione e la corposità. A questo egli giunge anche per mezzo dello stile, che con disinvoltura e fedeltà straordinaria e apparentemente senza pretensioni, riproduce il linguaggio parlato dalla classe media americana. Nel 1930 ricevette il premio Nobel con menzione speciale di Babbitt.
Opere: Oltre a quelle citate sopra: The Job (1917); The Innocents (1917); Frec Air (1919); Arrowsmith (1925); Dodsworth (1929, effetti della cultura europea su una famiglia americana), tutti romanzi; The Man who knew Coolidge (1928), profili satirici; Hobohemia, commedia rappresentata a New York nel 1919; John Dos Passos' Manhattan Transfer (1926), saggio critico. Traduzioni italiane: Babbitt, Milano 1931; Anna Vickers, Milano 1933.
Bibl.: C. Van Doren, Contemporary American Novelists, 1900-1920, Londra 1922; S. P. Sherman, The Significance of S. L., 1922; O. Harrison, S. L., 1927; V. L. Parrington, S. L., 1927; C. Pavese, S. L., in La Cultura, IX (1930), pp. 906-927.