sinapsi
Giunzione tra due neuroni o, più esattamente, tra la terminazione dell’assone dell’una e il pirenoforo (s. asso-somatica), o un dendrite (s. asso-dendritica) o l’assone (s. asso-assonica) dell’altra; in un’accezione più ampia anche la giunzione di una terminazione assonica con una fibrocellula muscolare: s. neuromuscolare o placca motrice.
Le s. sono costituite dall’affrontamento delle rispettive membrane plasmatiche dell’assone e dei dendriti, o del corpo cellulare, le quali sono separate da uno spazio intersinaptico, o fessura sinaptica, largo circa 20 nm. La porzione presinaptica, a volte, può avere una forma particolare, essere appiattita a placca o rigonfia a bulbo, oppure avere una struttura a canestro come avviene per le s. che avvolgono le cellule di Purkynje del cervelletto. La porzione presinaptica racchiude nel suo interno i mitocondri e una notevole quantità di microvescicole che si ritiene derivino dalla frammentazione dei neurotubuli dell’assone e che contengono un particolare neurotrasmettitore, la cui natura (acetilcolina, noradrenalina, serotonina, sostanza P) è diversa a seconda del tipo di s. considerata. La porzione postsinaptica, oltre a una grande quantità di mitocondri e a una fitta rete subsinaptica costituita da microfilamenti, è caratterizzata dalla presenza di un elevato numero di recettori di membrana (recettori postsinaptici) per il neurotrasmettitore; il loro ruolo è di fondamentale importanza nel meccanismo elettrochimico della trasmissione dell’impulso nervoso (ne è esempio il recettore per l’acetilcolina).
L’impulso nervoso, giunto al livello delle terminazioni sinaptiche, determina il rilascio del mediatore, che diffonde nello spazio intersinaptico, viene in contatto col recettore postsinaptico e modifica la distribuzione locale degli ioni Na+ e K+, determinando un fenomeno di depolarizzazione, che dà origine a un potenziale eccitatorio postsinaptico, che di per sé è fenomeno locale non propagantesi; la propagazione lungo il neurone è legata al raggiungimento di un valore critico che lo trasforma in potenziale d’azione. Tale condizione si verifica per la contemporanea stimolazione, in uno stesso neurone, di più s. oppure per la ripetuta stimolazione, a un’opportuna frequenza, di una stessa sinapsi. La trasmissione dell’impulso nervoso nella s. chimica è unidirezionale ed è più lenta (rallentamento sinaptico) che nella fibra nervosa; nelle s. elettriche il rallentamento della conduzione è minore e l’impulso può essere trasmesso in senso antidromico.