Sinai
Penisola di forma triangolare che geograficamente appartiene all’Asia e politicamente all’Egitto, di cui costituisce due governatorati. Sono state proposte varie etimologie del nome: taluni lo pongono in relazione con quello del dio babilonese e assiro Sin, il quale vi sarebbe stato venerato, altri con la parola ebraica seneh «roveto». Secondo il racconto biblico, la Penisola del S. fu attraversata per quarant’anni dagli ebrei usciti dall’Egitto prima del loro ingresso nella terra di Canaan. Secondo Esodo 19, gli ebrei giunsero nel deserto del S. tre mesi dopo la loro uscita dall’Egitto e si accamparono sotto al monte S., dove avvenne la promulgazione del Decalogo. Nel S. sorge il monastero di S. Caterina. Fondato da Giustiniano fra il 527 e il 565, il monastero vanta un’eccezionale continuità di culto: come centro religioso delle tre religioni monoteistiche, fondato da S. Elena nel 328 per ricordare l’episodio di Mosè nel roveto ardente, esso fu infatti risparmiato e protetto dall’invasione araba, che gli evitò le conseguenze della politica iconoclastica dell’8° secolo. Durante le guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1956, il S. fu brevemente invaso da forze di Tel Aviv, che lo occuparono stabilmente nella guerra del 1967. Parzialmente ritiratosi dopo il conflitto del 1973, l’esercito israeliano ha lasciato il S. nel 1981, in seguito alla firma del trattato di pace fra Egitto e Israele (1979).