simpolitia Nell’antica Grecia, atto pubblico con il quale due città convenivano di riconoscere reciprocamente tutti i diritti dei propri cittadini ai cittadini dell’altra, fondendosi in un’unica pòlis in senso politico, religioso, civile, giuridico, ma non topografico, perché quando due città si univano in una nuova sede comune (o nella sede di una delle due) si aveva un sinecismo. La s. va a sua volta distinta dalla isopolitia, istituto giuridico consistente nella concessione a stranieri (singoli individui, città o federazioni intere) della cittadinanza.