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simpatia

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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simpatia


Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee.

Gli illuministi intesero il temine come capacità di comprendere e di essere solidali con i sentimenti altrui. F. Hutcheson (1694-1746) individuò i concetti basilari delle relazioni umane nell’utilità, che guida le azioni delle persone, nella benevolenza, e appunto nella simpatia. Quest’ultima è posta da D. Hume (1711-1776) a fondamento dei rapporti umani. Secondo A. Smith (➔), la s. è la condizione per la sopravvivenza stessa della società; grazie a essa l’individuo valuta infatti le proprie azioni attraverso il giudizio degli altri e le considera come se fosse uno ‘spettatore imparziale’, esprimendo il giudizio che gli altri presumibilmente darebbero. Non vi è però contrasto fra la s., che porta alla benevolenza verso gli altri, e l’interesse per sé (self-interest), che è la migliore guida per l’azione individuale. Anche la benevolenza, in quanto desiderio di non essere condannati dagli altri, si risolve in definitiva in un atto di interesse per sé. Tuttavia questi due impulsi dell’agire umano rimangono indipendenti e autonomi; è l’armonia predisposta nella natura che li porta a coincidere. Ciascuno persegue giustamente il proprio interesse (senza ledere quello altrui) e realizza indirettamente l’interesse generale; per Smith, la logica individuale del profitto e quella dello sviluppo della società tendono a collimare a priori.

Vedi anche
sentimento In psicologia, modificazione dell’affettività di base che affonda le sue radici negli strati o settori più riposti della personalità e imprime un particolare colorito ai vari processi psichici che, a seconda dei casi, accompagna, precede o segue. Si parla abitualmente di: sentimento d’ordine inferiore, ... David Hume Hume ‹hi̯ùum›, David. - Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 si trasferì in Francia, prima per pochi mesi a Reims, poi a La Flèche, dove ... essere antropologia Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure che sono oggetto di culto o sono comunque connesse con i miti delle singole società di interesse ... Aristòtele Aristòtele (o Aristòtile; gr. ᾿Αριστοτέλης, lat. Aristotĕles, nel Medioevo latino Aristotĭles). - Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia ...
Altri risultati per simpatia
  • simpatia
    Dizionario di filosofia (2009)
    Dal gr. συμπάϑεια, composto da σύν «con» e πάϑος «affezione», cioè stato di chi subisce una data azione o situazione, piacevole o dolorosa). Nel significato originario, il termine greco designa la comunanza che si manifesta tra più esseri in quanto sono soggetti alle medesime affezioni: e perciò può ...
Vocabolario
simpatìa
simpatia simpatìa s. f. [dal lat. sympathia, gr. συμπάϑεια, comp. di σύν «con» e πάϑος «affezione, sentimento»]. – 1. a. Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee (contr. di antipatia): avere, provare,...
simpàtico¹
simpatico1 simpàtico1 agg. [der. di simpatia] (pl. m. -ci). – 1. Che ispira simpatia: una persona s.; quel tale non mi è s.; mio papà riusciva s. alla gente; era un moretto vivace, e stava bene anche in divisa (Luigi Meneghello); non è...
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