SIMONIDES (Σιμωνίδης, Simonides)
Pittore greco, attivo forse nella seconda metà del V sec. a. C. in ambiente attico.
Lo ricorda Plinio come autore di due opere: un ritratto di Agatharkos ed una pittura con Mnemosyne (Nat. hist., xxxv, 143). Il primo riproduceva probabilmente il celebre personaggio del V sec. a. C., pittore egli stesso, e potrebbe pertanto essere considerato tra i più antichi ritratti greci di cui si abbia notizia; l'altra, di soggetto mitologico, non esclude la contemporaneità di S. con Agatharkos: alla fine del V sec. si ha infatti in una pittura vascolare a fondo bianco la prima immagine della madre delle Muse, che potrebbe anche riprodurre il tipo di S. (v. mnemosyne). Sia la novità del ritratto d'un cittadino illustre per meriti civili, sia la fortuna del quadro di Mnemosyne, risponderebbero infine alla collocazione del pittore tra i primis proximi, tramandata da Plinio.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2154; H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 300; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 198, s. v., n. 10; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 203.