SIMONI, Simone
Teologo, filosofo e medico, nato nel 1532 a Lucca o a Vagli in Garfagnana, morto a Cracovia il 3 aprile 1602. Studiò filosofia e medicina a Lucca, Bologna, Pavia, Padova, dove ebbe anche a insegnare. Verso il 1565 si recò a Ginevra, dove abbracciò apertamente le dottrine riformate. A Ginevra ottenne, dopo circa un anno di insegnamento libero, la cittadinanza e la cattedra di filosofia; nel 1566 ebbe anche la cattedra di medicina. Presto però si attirò un ammonimento dal Beza, e finì col mettersi in urto col capo della Chiesa italiana riformata di Ginevra, il Balbani. Fu arrestato e deposto, e si recò in Francia, riuscendo alla fine a farsi nominare professore al Collegio reale di Parigi; scacciato di qui come protestante, ottenne per l'intercessione del Bullinger e del Beza una cattedra a Heidelberg (fine del 1567); ma venne a disputa con J. Schegk, sulla giustificabilità e dimostrabilità o meno del concetto luterano dell'Eucaristia dal punto di vista della filosofia aristotelica, dove il S. sosteneva la tesi zuingliana, con tale estremismo da entrare poi in rotta col Beza: dovette alla fine partire anche da Heidelberg. Nel 1579 il S. è a Lipsia, medico dell'elettore, professore di filosofia e riorganizzatore di quella università luterana. Anche qui finì col disgustarsi dell'ambiente, e nel 1581 a Praga cominciò a riavvicinarsi alla Chiesa cattolica, almeno esteriormente. Così il S. poté esercitare la medicina a Praga, Breslavia, Cracovia, medico primo di Rodolfo II re d'Ungheria e di Boemia, poi di Stefano Báthori, e infine di nuovo presso Rodolfo II, dopo l'ascesa di questo al trono imperiale.
Dall'esame delle sue varie e molte opere, oggi rarissime, acquista valore il giudizio dei contemporanei, che fanno di lui un temperamento irrequieto e avventuroso, eretico nei confronti delle confessioni cristiane. L'accusa di panteismo naturalistico lanciatagli dal famoso libello dello Squarcialupo e raccolta anche dal Quinet, che alcuni vorrebbero ricondurre a furore polemico, è infatti seriamente fondata.
Bibl.: Ciampi, Notizie sugli Italiani in Polonia e sui Polacchi in Italia, Lucca 1830. Il Christgau, De Vita et scriptis S. Simonii Lucensis medici ac philosophi quondam celeberrimi dissertatio literaria, Francoforte 1774, tratta solo del primo periodo della vita del Simoni; su documenti è invece condotta l'esposizione del Bourgeaud, Histoire de l'Université de Genève, 1900, pp. 94-101; sul Bourgeaud, sul Lucchesini, e su documenti è condotto il capitolo relativo al Simoni del saggio di Arturo Pascal, Da Lucca a Ginevra (Studi sulla emigrazione lucchese a Ginevra nel sec. XVI), in Rivista storica italiana, serie IV, i segg. (1932 segg.); il capitolo sul Simoni sta nel fasc. III della serie IV, iii (135).