FOGLIANO (de Foliano), Simone da
Nobile reggiano, attivo nella seconda metà del Duecento, il F. è comunemente ritenuto un esponente della casata dei Fogliano appartenente al ramo collaterale della famiglia, legato al possesso di Carpineti e di vari castelli della montagna reggiana.
Risulta difficile, dalla documentazione nota, determinarne in modo puntuale la paternità e i legami di parentela: secondo talune fonti cronachistiche del sec. XIII, recuperate dalla storiografia locale, il F. sarebbe figlio di Bonifacio Fogliani, benché l'unico Bonifacio noto nel sec. XIII sia l'arcidiacono della Chiesa reggiana Bonifacio da Fogliano (morto nel 1270) il quale, nel suo testamento, non nomina alcun Simone da Fogliano. Il Litta, invece, lo ritiene figlio di Alberto da Fogliano (signore di Baisio e persona di primo piano nella vita politica reggiana di metà sec. XIII) e fratello di Bernardino, prevosto della chiesa di Carpineti, e di Francesco.
Sul F., poi, si possiedono poche notizie documentarie che, a partire dall'ultimo trentennio del Duecento, diventano assai infide per l'omonimia che accomuna il F. con Simone, figlio del già ricordato Francesco da Fogliano, figura di rilievo nella vita politica reggiana dei primi decenni del Trecento. E concordemente accettata l'identificazione del F. con Simone da Fogliano, podestà di Mantova nel 1258: aspetto, questo, più noto della biografia del F., collegato alla disfatta che subì, insieme con le truppe pontificie e bresciane, presso Gambara, ad opera di Ezzelino da Romano. In questa difficile contingenza il F. venne catturato e fatto prigioniero con lo stesso cardinale legato e con il vescovo di Verona. Nel periodo che va dal 1260 al 1278 non si hanno, per quanto ci consta, notizie documentarie che riguardino direttamente il F. e il suo operato.
Sono anni, questi, di importanti rivolgimenti politici nella città di Reggio: nel 1265, infatti, in seguito alla vittoria della fazione guelfa e al conseguente esilio dei ghibellini, i Fogliano, esponenti di rilievo della parte guelfa, consolidarono il loro potere.
Tra le disposizioni statutarie emanate nel 1278, venne disposta per il F. la proroga del pagamento della somma di 200 lire reggiane cui era stato condannato per avere sposato la figlia di Guido Belloti: non si è però in grado di appurare se tale provvedimento giudiziano si riferisca al F. (come taluni studiosi sostengono) oppure all'omonimo nipote; né di fornire elementi ulteriori che possano illuminare su questa condanna.
Il 21 ott. 1282 il F., insieme con Bertolino da Fogliano e Rondanella Taccoli, fu nominato cavaliere da Pietro, conte d'Artois e fratello del re di Francia Filippo III, fermatosi a Reggio per un giorno. La nomina a cavaliere di due esponenti di altrettanti rami della consorteria dei da Fogliano (Bertolino per quello principale reggiano, il F. per quello collaterale) rispecchia e consacra la situazione di equilibrio politico nella consorteria e nell'intera parte guelfa.
A partire dal 1284, però, ripresero le lotte intestine che divisero in due fazioni i guelfi reggiani (detti "superiori" e "inferiori" a seconda della loro posizione geografica rispetto alla via Emilia) e spezzarono l'unità politica della stessa casata dei Fogliano. Le fonti coeve non menzionano direttamente l'operato del F. nel corso degli avvenimenti dell'aprile 1287, quando i da Fogliano del partito dei "superiori" strapparono agli altri membri della consorteria il possesso dei castelli di Carpineti, Paullo e Monte tenuti in comune e cacciarono dalla città di Reggio Bernardo e Francesco da Fogliano. Un silenzio questo che potrebbe essere interpretato come un implicito indizio che in quell'anno il F. fosse già morto.
Questo dubbio si rafforza alla luce del racconto della cacciata della parte "inferiore" da Reggio offerto dall'abate Pietro Della Gazata, ove si fa menzione, invece, di Simone da Fogliano, figlio di Francesco, nipote dei Fogliano. Con l'omonimo nipote deve essere probabilmente identificato anche il Simone da Fogliano che compare, senza indicazione della paternità, in veste di garante e fideiussore in un documento pubblico del 1290, dove il procuratore del Comune di Reggio restituisce agli esponenti dei partito degli "inferiori" la somma di 1.000 lire imperiali reggiane. In questo documento si fa menzione dei già ricordati Bernardo e Francesco da Fogliano, nonché di un altro figlio di Francesco da Fogliano, Guglielmo.
Si ignora, pertanto, la data di morte del Fogliano.
Fonti e Bibl.: S. Levalossi - P. Della Gazata, Chronicon Regiense, in L.A. Muratori, Rer. Ital. Script., XVIII, Mediolani 1731, coll. 11A, 12B; ChroniconMarchiae Tarvisinae et Lombardiae, a cura di L.A. Botteghi, in Rer. Ital. Script., 2 ed., VIII, 3, p. 34; A. Milioli, Liber de temporibus et aetatibus et Cronica imperatorum, a cura di O. Holder Egger, in Mori. Germ. Hist., Scriptores, XXXI, Hannoverae 1903, pp. 560, 573; Annales Mantuani, a cura di G.H. Pertz, ibid., XIX, Hannoverae 1866, p. 23; Annales Veronenses, a cura dello stesso, ibid., pp. 15 s.; P. Zagata, Cronica della città di Verona, a cura di G. Biancolini, I, Verona 1745, p. 47; N. Tacoli, Memorie storiche della città di Reggio di Lombardia, I, Reggio Emilia 1742, pp. 462, 552; II, Parma 1748, pp. 131, 507, 600, 631; III, Carpi 1769, pp. 16, 131, 269, 561; G. Tiraboschi, Memorie storiche modenesi..., II, Modena 1793, p. 102; Liber grossus antiquus Comunis Regii (Liberpax Constantiae), a cura di F.S. Gatta, V, Reggio Emilia 1962, n. 621 pp. 198 ss.; Salimbene de Adam, Cronica, a cura di G. Scalia, II, Bari 1966, p. 749; L.A. Muratori, Annali d'Italia, VII, Milano 1744, p. 333; G.B. Verci, Storia degli Ecelini, II, Bassano 1779, pp. 371 s.; G.B. Venturi, Storia di Scandiano, Modena 1822, p. 35; G. Tiraboschi, Dizionario topografico-storico degli Stati Estensi, I, Modena 1824, p. 300; C. D'Arco, Notizie dei podestà e dei massari del Comune di Mantova, in Studi intorno al Municipio di Mantova, VI, Mantova 1873, p. 35; A. Crispi, Elogi degli uomini illustri della città di Reggio in Lombardia, Reggio Emilia 1874 pp. 59 s.; C. Argegni, Condottieri, capitani, tribuni, I, Milano 1936, p. 401; M. Mazzaperlini, Repertorio biobibliografico dei Reggiani illustri, in Reggio Emilia, vicende e protagonisti, II, Bologna 1970, p. 398; M. Vaini, Dal Comune alla Signoria. Mantova dal 1200 al 1278, Milano 1986, p. 189; P. Litta, Le famiglie celebri italiane, s. v.Fogliani, tav. III.