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BOCCANEGRA, Simone

di Emilio Pandiani - Enciclopedia Italiana (1930)
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BOCCANEGRA, Simone

Emilio Pandiani

Fu il primo doge eletto in Genova. L'elezione avvenne in modo impensato. Il 23 settembre 1339 si doveva eleggere un "Abate del popolo"; e mentre nel palazzo degli Abati venti elettori stavano per deliberare, la folla nella piazza acclamò, su proposta di un popolano, suo abate Simone B., discendente da Lanfranco fratello di Guglielmo (v.). Simone si schermì dall'assumere ufficio di così poca importanza ed allora la folla lo acclamò doge. Il doge fu confermato dal parlamento; e fu deciso che avesse un consiglio di quindici popolani, che non si dovesse mai eleggere un doge della nobiltà (ciò fu osservato fino al 1528) e che i guelfi fossero esclusi da ogni ufficio. L'elezione del doge fu dunque un'affermazione del partito ghibellino. Il nuovo doge procurò di porre argine alle vendette contro i capi del partito decaduto, di pacificare lo stato, di tutelarne gl'interessi nelle colonie del Levante. La fiera inimicizia dei nobili fuorusciti lo costrinse però ad ammettere nel consiglio sei nobili accanto a sei popolari, ma i patrizî continuarono le loro macchinazioni contro il doge ed ottennero che egli deponesse le insegne (23 dicembre 1344). Il B. si ridusse con i fratelli e la famiglia a Pisa. Dopo il dogato di Giovanni di Murta (1344-1350), il terzo doge Giovanni di Valente consegnava la repubblica ai Visconti di Milano (1353); ma durante una crisi della Signoria Viscontea, il B., fingendosi amico dei Visconti, riusciva con le loro armi ad entrare in Genova e vi si faceva rieleggere doge (15 novembre 1356). In questo suo secondo dogato egli usò maggiore severità contro i nobili, cacciandoli da tutti gli uffici, e maggiore disciplina per la sicurezza interna. Secondo la tradizione fu avvelenato in un banchetto offerto da Pietro Malocello a Pietro, re di Cipro (13 marzo 1363). La sua figura è argomento di una tragedia di M. G. Canale (Capolago 1833) e di un'opera di G. Verdi, rappresentata la prima volta a Venezia (1857), poi rimaneggiata e ripresentata a Milano (1881).

Bibl.: Per le condizioni militari, amministrative e finanziarie della repubblica all'epoca di Simone B., v. F. Poggi, Lerici e il suo castello, II, Genova 1909; G. Perosio, Simone Boccanegra, primo doge di Genova, Milano 1881. Fra le fonti vicine ai fatti, G. Stella, Annales Genuenses, in Muratori, Rer. Italicarum Script., XVII.

Vedi anche
Fregóso, Domenico Doge di Genova (Genova 1325 circa - ivi 1390 circa). Figlio di Rolando, iniziò la sua attività come mercante. Vicario del popolo, il 13 ag. 1370, con un colpo di mano, depose il doge Gabriele Adorno e si impadronì del potere che tenne fino al 13 giugno 1378. Di questi anni è importante una spedizione ... Gabriele Adórno Doge di Genova (n. 1320 circa - m. 1383). Di parte ghibellina, mercante, fu eletto alla morte di Simon Boccanegra nel 1363. Nel 1368 ottenne da Carlo IV il titolo di vicario imperiale. Il suo governo, reso difficile dai torbidi provocati dagli ambiziosi Visconti di Milano e dall'attività dei fuorusciti, ... Repubblica di Genova Libero comune che si affermò come potenza navale e commerciale a partire dalla fine dell'11° secolo. La rivalità con pisa e venezia La R. di G. si trovò presto a contendere l'egemonia sul mare a Pisa e Venezia. Il duello con Pisa, incentrato sul controllo della Sardegna, della Corsica e della Sicilia, ... Boucicaut, Jean Le Meingre sire di Maresciallo di Francia (n. Tours 1366 - m. 1421). Crociato nel 1396, fu fatto prigioniero dai Turchi nella battaglia di Nicopoli; riscattatosi, nel 1399 comandò la spedizione che riuscì a liberare Costantinopoli assediata dai Turchi. Nominato governatore di Genova nel 1401, dimostrò nella sua carica ...
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Altri risultati per BOCCANEGRA, Simone
  • Boccanegra, Simone
    Dizionario di Storia (2010)
    Primo doge di Genova (m. 1363). Eletto dal popolo (1339), consolidò lo Stato e rafforzò le colonie genovesi in Oriente. Contrastato dai nobili, perduto anche l’appoggio dei popolani, nel 1344 rinunciò al dogato e si ritirò a Pisa. Rientrato a Genova con l’appoggio dei Visconti, riassunse il dogato (1356) ...
  • Boccanégra, Simone
    Enciclopedia on line
    Primo doge di Genova (m. il 14 marzo 1363); eletto dal popolo il 23 sett. 1339, fu confermato dal parlamento che decise però l'istituzione presso il doge di un consiglio di quindici popolani, l'esclusione dei nobili dal dogato e dei guelfi da ogni ufficio pubblico. B. tentò di pacificare gli animi, ...
  • BOCCANEGRA, Simone
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 11 (1969)
    Giovanna Balbi Appartenente a cospicua famiglia genovese di origine popolare, nacque da Iacopo di Lanfranco e da Ginevra Saraceni, figlia di Egidio signore di Rezenasco in Toscana, all'inizio del sec. XIV, pare nel 1301. Ricchi e attivi commercianti, i Boccanegra avevano raggiunto il potere con il ...
Vocabolario
simonìa
simonia simonìa s. f. [dal lat. tardo, eccles., simonīa, der. dal nome di Simone Mago, il samaritano che, secondo gli Atti degli Apostoli 8, 18-24, cercò di comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni, offrendo loro del denaro, il potere...
terzaròla
terzarola terzaròla s. f. [der. di terzo, perché terza parte del genovino]. – Moneta genovese d’oro della bontà di 23 carati, del valore di 1/3 del genovino, emessa al tempo del doge Simone Boccanegra (sec. 14°).
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