Pittore francese (Parigi 1590 - ivi 1649). Primo pittore di Luigi XIII e suo maestro di disegno, visse per un lungo periodo a Roma, dove nel 1624 divenne principe dell'Accademia di S. Luca, e dove fu influenzato dalle esperienze, che poi rielaborò in modo personale, della cerchia di Caravaggio e da G. Reni. Nel campo della decorazione monumentale V. portò in Francia grandi innovazioni riallacciandosi con grandiosità barocca alla smagliante tradizione che era stata fondata con la scuola di Fontainebleau, arricchendola con l'esperienza di artisti quali Veronese, Correggio, Giulio Romano.
Fu a Roma (1614-26), dopo un viaggio a Costantinopoli e a Venezia (1612); vicino alla cerchia caravaggesca, ne desunse molti elementi e motivi che elaborò in maniera del tutto personale insieme ad altri di origine manieristica (Nascita della Vergine, Roma, S. Francesco a Ripa, Scene della vita di s. Francesco, Roma, S. Lorenzo in Lucina). In questo periodo italiano interessante è anche l'avvicinamento alla semplicità classicheggiante e colta di G. Reni, riscontrabile, oltre che nell'Apparizione della Vergine a s. Bruno (Napoli, S. Martino), in molte composizioni note da incisioni di C. Mellan, come la Lucrezia. Tornato in Francia (1627), V., ebbe enorme successo: eseguì ritratti, diede cartoni per arazzi, dipinse in molti palazzi di Parigi ed ebbe grande importanza come fondatore di una scuola barocca mitigata da elementi classicheggianti, prettamente francese. Tra le opere di soggetto religioso, notevole la Presentazione al Tempio (Parigi, Louvre), commissionata nel 1641 da Richelieu per la chiesa dei gesuiti St. Paul-St. Louis, in cui il soggetto viene trattato in maniera meno enfatica, lo spazio è più accuratamente definito dalle architetture, e il colore più freddo mostra l'influenza di Philippe de Champagne. Dei pannelli con composizioni allegoriche una serie è conservata al Louvre e una Allegoria della Pace a Chatsworth; quest'ultima tutta concepita in termini di luce e colore, dal disegno più libero e dal modellato più morbido, rivela l'importanza che anche l'arte veneziana ebbe nella formazione di Vouet. Molte delle decorazioni pittoriche a Fontainebleau, per il Palais Royal, per l'Hôtel Séguier, per il castello di Rueil, ecc., ormai distrutte, ci sono note attraverso incisioni. Tra i suoi allievi E. Lesueur, Ch. Lebrun, P. Mignard.