UŠAKOV, Simon
Pittore e incisore russo, nato nel 1626 e morto nel 1686 a Mosca. Fu il più notevole esponente della scuola di pittura moscovita e il più celebre maestro, dopo Andrea Rublev, dell'antica pittura russa. A 22 anni, era già pittore dello zar.
Il suo primo lavoro è l'icona della Vergine di Vladimiro (1652). Fra i suoi più celebri quadri vanno annoverate due icone, nella chiesa della Vergine della Georgia, a Mosca: l'Annunciazione (1659) eseguita in collaborazione con Jacob Kazanec e Gabriele Kondrat′ev e il Cristo gran sacerdote (Archierej Velikij, 1668). Tutte le opere di U. denotano un'influenza occidentale assai pronunciata. U. fu anche il primo acquafortista russo. Nel 1665 eseguì la serie dei Sette peccati mortali, e nel 1668 quella della Trinità; nel suo lavoro si servì di modelli stranieri.
Decorò, inoltre, per lo zar, il palazzo Kolomenskoe, il palazzo a faccette e la Camera dorata. Fu soprannominato dagli slavofili il Raffaello dell'arte russa, ma la sua arte, che presenta il compromesso fra la tradizione idealistica di Novgorod e il realismo occidentale, ha qualche cosa di ibrido e non può essere paragonata alle grandi opere dei suoi celebri precursori. Tuttavia egli esercitò una considerevole influenza su tutti i pittori moscoviti della seconda metà del sec: XVII. L'arte e l'influenza di U. sono una prova vivente della penetrazione dell'arte occidentale in Moscovia.
Bibl.: G. D. Filimonov, S. U., Mosca 1873 (in russo); D. Rovinskij, Diz. completo degli incisori dei secoli XVI-XIX, Pietroburgo 1895 (in russo); V. P. Gurjanov, Le iconi di Cristo dell'U., Mosca 1907 (in russo); A. I. Uspenskij, Diz. dei maestri d'iconi degli zar e dei pittori del sec. XVII, ivi 1910-12 (in russo); V. N. Nečaev, S. U., Leningrado 1930.