Pubblicista politico francese (Reims 1736 - Parigi 1794). Avvocato di grande fama, pubblicista battagliero, implicato in continue, violente polemiche, che l'obbligarono spesso a rifugiarsi all'estero; detenuto alla Bastiglia (1780-82), poi esiliato e ben presto espulso anche dal Belgio, ove si era trasferito, fu condannato a morte dal tribunale rivoluzionario e giustiziato. Tra i molti scritti: Fanatisme des philosophes (1764), contro gli Enciclopedisti; Histoire des révolutions de l'empire romain (1766); Théorie des lois civiles (1767), in polemica con Montesquieu; Journal de politique et de littérature (1774-76); e soprattutto Annales politiques, civiles et littéraires du XVIIIe siècle (1777-92) e Mémoires sur la Bastille (1783), che ebbero grande risonanza.