SIMILITUDINE (dal lat. similitudo "somiglianza" già usato come termine di retorica da Quintiliano, accanto a simile e imago)
Retorica. - La retorica chiama similitudine quella figura che mira a chiarire (logicamente o fantasticamente) il concetto, presentandolo in parallelismo con un altro. La prima parte della similitudine (protasi) descrive la cosa presa come confronto; la seconda (apodosi) passa all'applicazione: "Come la luce rapida - Piove di cosa in cosa - E i color varî suscita - Ovunque si riposa - Tal risonò molteplice - la voce dello Spiro..." (Manzoni). Ma non sempre la similitudine è svolta per disteso: p. es.: "fu trattato come un cane". Ancor più concentrata, la similitudine si riduce a una metafora (v.); mentre ampliata dà luogo all'allegoria (v.) o alla parabola (v.).