SIMEONE di Beth-Arsham
Chiamato anche per le sue ardenti polemiche il "disputante persiano", fu attivo propagatore del monofisismo in Persia, e vescovo di Beth-Arsham presso Seleucia del Trigri da circa il 500; tenace avversario del nestorianesimo e zelante missionario, morì a Costantinopoli.
Di lui rimangono, in siriaco, una lettera scritta nel 524 al Simeone di Gabbula (la cui autenticità da taluno è stata negata), ove sono contenute notizie sui cristiani martiri Omeriti (v.). Abbiamo anche una precedente lettera, scritta verso il 510, che è il documento più antico sulla propagazione del nestorianesimo in Persia; a lui è stata pure attribuita un'anafora della liturgia giacobita. La lettera del 510, in G. S. Assemani, Bibliotheca orientalis, I, Roma 1719, 346-358; l'anafora, ivi 345.
Bibl.: R. Duval, La littérature syriaque, 3ª ed., Parigi 1907, pp. 358-59; A. Baumstark, Geschichte der syrischen Literatur, Bonn 1922, p. 145 segg.