PANDUROVIĆ, Sima
Poeta serbo, nato a Belgrado il 15 aprile 1883. È un tipico esponente del clima amaro e pessimistico delle culture letterarie contemporanee.
Le sue poesie (cfr. le raccolte Posmrtne počasti, "Onoranze postume", 1908; Dani i noći, "I giorni e le notti," 1912; Okovani slogovi, "Sillabe ferrate," 1918; Dvorana mladosti, "La sala della giovinezza", 1955) insistono su temi lugubri e tenebrosi: ovunque è dubbio, nebbia, rimpianto, e la morte è contemplata con una sorta di morboso compiacimento. Appena più serene sono le ultime poesie, nelle quali, tuttavia, l'esultanza per la vittoria nazionale viene turbata da meste rimembranze. La lingua del P. è personalissima, il suo stile estroso è sensibile alle più lievi sfumature dei suoi sentimenti, che si riflettono con toni sinceri in ogni composizione.
Interessi secondarî del P. sono la saggistica - egli ha pubblicato, ad esempio, i volumi Ogledi iz estetike ("Saggi di estetica", 1920) e Razgovori o književnosti ("Colloquî sulla letteratura", 1927), - e la traduzione da autori stranieri: Corneille, Racine, V. Hugo e Rostand.
Bibl.: A. Cronia, Storia della letteratura serbo-croata, Milano 1956.