BEZZI, Silvio
Nacque a Forlì il 27 ott. 1906, da Camillo e da Giovanna Bolognesi. Laureato in chimica presso l'università di Ferrara (1929), fu all'università di Padova prima come assistente (1929-1948) e poi come titolare della cattedra di chimica generale e inorganica (1948-1949) e della cattedra di chimica organica (1949- 1964). Fu inoltre preside della facoltà di scienze dell'università di Padova (1955-1964); membro effettivo dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti e dell'Accademia patavina di scienze, lettere ed arti; membro del Comitato per le scienze chimiche del Consiglio nazionale delle ricerche; medaglia d'oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. Svolse anche attività politica ricoprendo la carica di segretario politico regionale del Partito repubblicano italiano per il Veneto (1958-1964).
Le più rilevanti ricerche scientifiche dei B. sono rivolte alla chimica macromolecolare e alla chimica strutturistica.
I suoi primi lavori sui polimeri sia naturali sia di sintesi introdussero i metodi chimicofisici nello studio dei polimeri in soluzione (viscosità, crioscopia, costanti di equilibrio, grandezze cinetiche). Tra i prodotti naturali studiò la cellulosa e l'inulina; tra i prodotti di sintesi, da un lato il polibenzile e derivati, che costituirono un modello per chiarire la viscosità anomala di soluzioni di cellulosa, dall'altro i poliesteri ottenuti per anidrificazione dell'acido lattico. Nell'ambito di questi ultimi prodotti meritano particolare rilievo i risultati delle indagini cinetiche sulla trasformazione di esteri ciclici in poliesteri lineari.
Successivamente le ricerche del B. furono indirizzate verso uno studio approfondito dei sistemi acqua-formaldeide, acqua-formaldeide-solfuro d'idrogeno e acqua-formaldeide-seleniuro d'idrogeno e portarono all'ottenimento di poliossimetileni, politiometileni e poliselenometileni oppure di oligomeri lineari o ciclici (La Chimica e l'Industria,XLVI [1964], pp. 139-143, 1297-1306, 1484-1485; Journ. of Polymer Science,B, III [1965], pp. 997-999).
Con indagini strutturistiche sui predetti polimeri ottenuti in vari modi il B. accertò le dimensioni e le simmetrie delle celle cristalline e i parametri conformazionali delle eliche polimeriche, mettendo anche in evidenza un'alta cristalfinità e fenomeni di dimorfismo, nei quali defini le relazioni cristallografiche e molecolari tra le due forme. Accertò inoltre che tali polimeri, ottenuti per irraggiamento con radiazioni y dei corrispondenti trimeri ciclici solidi, si comportano ai raggi X come cristalli geminati anziché come polveri o fibre, e che tale polimerizzazione è governata dall'ordine cristallino tridimensionale del trimero da cui il polimero si forma. è questo il primo esempio di un fenomeno di geminazione accertato in un polimero e chiaramente spiegato sulla base delle strutture cristaffine; come tale, portò un notevole impulso allo studio delle reazioni topotattiche in questo settore.
Inoltre il B. riuscì a realizzare, operando in ambiente acquoso, una sintesi nuova e più economica dei poliossimetileni, materia termoplastica di rilevante importanza industriale.
Nel settore delle macromolecole il B. promosse anche lo sviluppo di una fiorente scuola di chimica dei polimeri biologici, che intraprese lo studio della struttura primaria e terziaria delle proteine e che nel 1965conseguì un notevole successo attraverso la sintesi di peptidi biologicamente attivi.
Il B. estese e promosse ricerche di chimica strutturistica anche su complessi di metalli con varie sostanze organiche, giungendo a risultati di notevole interesse chimico. Egli determinò inoltre le strutture di molte sostanze organiche, tra cui il p-dibromobenzene e il p-diclorobenzene ed il 1-tiocarbanioilirnidazolidin-2-tione. Egli perfezionò anche metodologie sperimentali e di calcolo nelle moderne indagini di strutturistica roentgenografica.
Ma i lavori strutturistici di maggiore rilievo del B., oltre alle già menzionate determinazioni di strutture di vari prodotti di polimerizzazione della formaldeide, tioformaldeide e selenoformaldeide, sono la determinazione della struttura di un prodotto di sintesi che si ottiene per solfurazione del diacetilacetone con pentasolfuro di fosforo e avente la formula bruta C7H8S3. Indagini di vari autori su questo composto non avevano permesso di formulare una struttura coerente con tutti i fatti sperimentali. Tuttavia indagini chimiche e chimico-fisiche condotte da ricercatori tedeschi e italiani avevano portato a proporre per tale sostanza una struttura di eterociclo eptaatomico non saturo.
Gli studi strutturistici dei B. permisero invece di giungere in modo definitivo alla vera struttura, chiarendo che si tratta del meribicicio-epiditio-(2,4)-eptadien-tione (6), che egli denominò tiotioftene (Contributi dell'analisi strutturale roenigenografica alla risoluzione di problemi della chimica organica,in Gazz. chim. ital, XCII [1962], pp. 859-883).
Il B. riconobbe in tale sostanza l'esiste di un sistema aromatico nuovo, naftalenesimile, costituito da due anelli pentatomici condensati in cui la risonanza di non legame fra i tre atomi di solfo disposti in linea permette l'instaurazione di una mesomeria biciclica.
Egli estese i suoi studi anche a derivati del tiotioftene, in cui tra l'altro uno o più atomi di solfo sono sostituiti da atomi di ossigeno o di selenio. I risultati furono poi anche convalidati dal B. e dà altri ricercatori italiani e stranieri con analisi roentgenografiche a bassa temperatura, con studi spettrofotometrici nellinfrarosso, con ricerche sulla fatoconducibilità e con calcoli teorici.
Con altre ricerche il B. chiarì il fenomeno d'interesse anche geochimico della volatilità dell'acido borico col vapore acqueo e portò contributi alla chimica dei farmaci attraverso sintesi di prodotti ad azione antibiotica e ad azione antivirale.
Il B. fu uno dei primi a introdurre in Italia le ricerche sulle macromolecole (1932) e le moderne ricerche di strutturisti,ca roentgenografica dei cristalli come mezzo di indagine sulla struttura delle molecole (1938). Con il suo lavoro scientifico egli contribuì in modo decisivo all'affermazione in Italia della chimica organica più moderna, quella che viene denominata oggi chimica fisica organica. Fondò a Padova un nuovo istituto di chimica organica ed un centro elettronico di calcolo scientifico. In questa città morì il 22 aprile 1964.
La raccolta completa delle pubblicazioni e dei brevetti industriali del B. si trova presso il Seminario chimico dell'Università di Padova.
Opere: Oltre a numerose note scientifiche, pubblicate soprattutto in Gazzetta Chimica Italiana, La Chimica e l'Industria, La Ricerca scientifica, Acta Crystallographica, Atti d. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Rend. dell'Accad. dei Lincei, Nature (London), il B. pubblicò il testo Chimica Organica,Padova 1955 (2 ed., 1965).
Bibl.: U. Croatto, Necrologio, in Annuario dell'Università di Padova,1964-65. pp. 855-874, e in La Chimica e l'Industria,XLVII (1965), pp. 1380-1382; L. Musaio, necrologio, in Atti dell'Istituto veneto di sc. lett. ed art i,CXXIII(1964-65), pp. 21-31.