• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Berluscóni, Silvio

Enciclopedia on line
  • Condividi

Berluscóni, Silvio. - Imprenditore e uomo politico italiano (Milano 1936 - ivi 2023). Dopo azioni imprenditoriali di grande successo, a partire dagli anni ’60 nel settore immobiliare e negli anni ’80 nel settore dei media (televisione ed editoria), entrò in politica nel 1994, dando vita al movimento Forza Italia che, in un’alleanza di centrodestra, vinse le elezioni portandolo al governo. Perse le successive consultazioni nel 1996 ma vinse quelle del 2001 con una nuova coalizione, la Casa delle libertà, e fu presidente del consiglio del governo durato più a lungo nella storia della repubblica, perdendo poi per pochi voti le elezioni del 2006. Dal 2008 è stato nuovamente presidente del Consiglio, incarico da cui si è dimesso nel 2011, dal 2009 al 2013 è stato presidente del partito da lui fondato Popolo della libertà e nello stesso anno ha ridato vita al movimento politico Forza Italia, di cui è stato presidente.

Vita e attività

Figlio di un funzionario di banca, laureatosi in giurisprudenza, iniziò la sua attività imprenditoriale nel settore edilizio e immobiliare, fondando nel 1961 la società Cantieri Riuniti Milanesi S.p.A., nel 1963 la Edilnord. Tra il 1969 e il 1976 delineò il progetto e giunse alla realizzazione di due quartieri residenziali di concezione moderna, Milano 2 e Milano 3, caratterizzati dall'alta qualità dei servizi offerti. Ben presto avviò la diversificazione delle sue attività, che furono nel corso degli anni raggruppate in gran parte sotto il controllo di Fininvest, costituita nel 1978, sotto la sua presidenza. All'inizio degli anni Ottanta entrò nel settore televisivo, rilevando e trasformando la tv via cavo di Milano 2 nella prima televisione commerciale nazionale alternativa al servizio pubblico: nasceva così Canale 5, a cui veniva affiancata Publitalia, la relativa concessionaria di pubblicità. Al successo di Canale 5 seguì l'acquisizione di altre due reti: Italia 1 (1982) e Rete 4 (1984). Le tre televisioni diedero vita a un network nazionale in grado di competere direttamente con la RAI. Nel 1991, con la conquista da parte della Fininvest della quota di maggioranza della Arnoldo Mondadori, B. divenne il primo editore italiano nel settore libri e periodici, oltre a essere presente nella grande distribuzione (con la proprietà del gruppo Standa, poi ceduto) e nel mondo delle assicurazioni e delle gestioni finanziarie (con le società Mediolanum e Programma Italia). Dal 1986 al 2017 è stato proprietario della squadra di calcio A. C. Milan, della quale è stato anche presidente. Sotto la sua gestione, il club ottenne importanti successi a livello nazionale e internazionale.

Alla fine del 1993, B. manifestò l'intenzione di dedicarsi alla politica con l'obiettivo di riaggregare lo schieramento di centro, ormai privo dei tradizionali partiti di riferimento per effetto delle inchieste giudiziarie sul sistema delle tangenti e dei finanziamenti illeciti. La decisione di "scendere in campo" fu annunciata nel gennaio 1994: seguì la rapida costituzione del movimento Forza Italia che, alleatosi nel settentrione con la Lega Nord (nel cosiddetto Polo delle libertà) e nel centro-sud con Alleanza nazionale (nel Polo del buon governo), vinse le elezioni politiche del marzo successivo. La vittoria elettorale, confermata alle elezioni europee di giugno, consacrò B. leader dello schieramento di centrodestra, premiando l'immagine dell'imprenditore di successo, percepito come estraneo ai condizionamenti della politica tradizionale, capace di comunicare, con linguaggio semplice ed efficace, grandi prospettive di sviluppo per il paese. Nominato presidente del consiglio (maggio 1994), B. costituì un governo formato da Forza Italia, Alleanza nazionale, Lega Nord e Centro cristiano democratico. L'esecutivo, subito segnato dai contrasti interni di una maggioranza eterogenea, venne messo in difficoltà dall'anomala posizione del presidente del consiglio, grande imprenditore e proprietario delle maggiori reti televisive private. In dicembre il ministero fu costretto a dimettersi, in seguito alla defezione della Lega Nord, e a lasciare il posto al governo Dini, espressione della coalizione di centrosinistra. Nelle elezioni anticipate dell'aprile 1996 l'alleanza che faceva capo a B. (Polo per le libertà, composto da Forza Italia, Alleanza nazionale e da altri partiti minori di centro) venne sconfitta, seppure di misura, dallo schieramento di centrosinistra (L'Ulivo). Nelle elezioni europee del giugno 1999, presentandosi in tutte le circoscrizioni con una campagna elettorale molto personalizzata, B. ottenne, con quasi tre milioni di preferenze, un vistoso successo che contribuì all'affermazione di Forza Italia come primo partito con il 25,2% dei voti. Questa tendenza favorevole fu confermata dai risultati delle elezioni regionali dell'aprile 2000. Una personalizzazione ancora più accentuata venne messa in atto in occasione delle elezioni politiche del 13 maggio 2001, quando B. riuscì a dominare la campagna della nuova alleanza di centrodestra, la Casa delle libertà, in cui era entrata di nuovo la Lega Nord, ottenendo un importante successo. Nominato presidente del consiglio (giugno 2001), nei successivi cinque anni di governo gli enunciati liberali e liberisti di B. si scontravano con una crisi economica internazionale, con la necessità di mantenere un equilibrio tra le differenti posizioni politiche delle componenti della coalizione, con l'esigenza di dover chiarire la posizione di inquisito e di imputato in numerosi procedimenti penali da parte della magistratura (organo con il quale ha mantenuto alto il livello del conflitto istituzionale). Dopo la sconfitta alle regionali dell'aprile 2005 fu costretto a varare nello stesso mese un secondo gabinetto. Alla vigilia delle politiche dell'aprile 2006, per far fronte a un'evidente perdita di consensi, si impegnò in una dura campagna elettorale in cui confermò la capacità di intuire e mobilitare i sentimenti profondi di un'ampia parte del paese. La sconfitta di stretta misura della Casa delle libertà a vantaggio della coalizione dell'Unione di centrosinistra, nonostante un certo numero di riforme varate dal suo governo e un programma elettorale che prevedeva una riduzione del peso fiscale e una serie di provvedimenti per la modernizzazione dello Stato, sottolineò la difficoltà di risolvere il problema, sollevato in sede politica e nell'opinione pubblica, del conflitto d'interessi. A questo si sono aggiunte, in una fase congiunturale non favorevole, la sostanziale diminuzione del potere d'acquisto dei salari e la stagnazione dell'economia. Alle elezioni politiche dell'aprile 2008 il partito del Popolo della libertà, formatosi come aggregazione federativa due mesi prima, ha conseguito un significativo successo elettorale, ottenendo una larga maggioranza parlamentare che ha portato B. a guidare, per la quarta volta, il governo. Nel marzo 2009, durante il congresso costitutivo del Popolo della libertà, è stato eletto, per acclamazione e all'unanimità, presidente del partito. Nel 2010 il cofondatore del Popolo della libertà G. Fini è uscito dal partito creandone poi uno nuovo, Futuro e libertà per l’Italia, passato all’opposizione. Nel novembre del 2011 dopo il voto alla Camera dei Deputati sul rendiconto dello Stato, approvato solo grazie all’astensione dell’opposizione, preso atto delle difficoltà della maggioranza e a causa del grave momento di crisi finanziaria ed economica, interna e internazionale, B. si è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio. Alle elezioni politiche del 2013 il PDL, anche se in coalizione con la Lega e con altre forze di centrodestra, non ha raggiunto la maggioranza né alla Camera né al Senato; il partito è poi entrato a far parte del governo Letta di larghe intese, ma durante i mesi successivi si sono evidenziate al suo interno rotture tra i filogovernativi sostenitori della linea politica di A. Alfano, diventato vicepremier, e i critici verso il governo legati a Berlusconi. Il Congresso nazionale del novembre dello stesso anno ha sancito lo scioglimento del partito, confluito nella nuova formazione rinominata Forza Italia voluta da B., a cui non hanno aderito alcuni membri legati ad Alfano, che hanno formato un nuovo gruppo parlamentare denominato Nuovo centrodestra; nello stesso mese, a seguito della condanna definitiva per frode fiscale, il Senato ha approvato la decadenza di B. dalla carica di senatore. Alle elezioni politiche del 2018 Forza Italia si è presentata nella coalizione di centrodestra che ha ottenuto circa il 37% dei voti insieme alla Lega, primo partito della coalizione, a Fratelli d'Italia e a Noi con l'Italia; Forza Italia ha ricevuto il 14% circa delle preferenze. La coalizione è risultata la prima ma non ha raggiunto la maggioranza assoluta per governare. Alle elezioni europee del 2019 FI ha registrato un'ulteriore perdita di consensi, attestandosi intorno all'8,8%, e B., ricandidabile dal 2018, è stato eletto al Parlamento europeo. Alle politiche del 2022, sebbene FI abbia perso altri consensi ottenendo circa l'8% dei voti, la coalizione di centrodestra di cui ha fatto parte, con Lega, Fratelli d'Italia e Noi moderati, ha raggiunto circa il 44% dei voti, la maggioranza assoluta in Parlamento, e B. è stato eletto al Senato. Nel luglio 2023, a un mese dalla morte dell'imprenditore, i figli Marina e Pier Silvio hanno acquisito la maggioranza assoluta (53% diviso in quote uguali) del gruppo Fininvest.

Vedi anche
Alleanza nazionale Formazione politica sorta nel gennaio 1994 per iniziativa del segretario del Movimento sociale italiano G. Fini, che ne divenne presidente nel gennaio 1995. Nata all’interno di un ampio rinnovamento della destra italiana, si è impegnata a superare l’eredità dell’ideologia fascista, riconoscendo la ragione ... sinistra Nel Parlamento, i settori dell’emiciclo che sono alla s. del presidente (il cui seggio è posto di fronte all’emiciclo stesso). Per estensione, l’insieme dei deputati che occupano ordinariamente quei settori, e anche i partiti o i gruppi politici (generalmente i partiti di carattere popolare e progressista, ... opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla cosa pubblica, nasce con l'idea moderna di democrazia rappresentativa, definita da J. Locke come governo dell'opinione. ... Popolo della libertà (PDL) Partito politico costituito nel marzo 2009 e formato dalla confluenza dei due maggiori partiti del centrodestra, Forza Italia e Alleanza nazionale, e di altri gruppi minori del medesimo schieramento. La formazione del nuovo partito, già annunciata da S. Berlusconi nel novembre 2007, era stata preceduta ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Scienze politiche
  • BIOGRAFIE in Industria
Tag
  • FUTURO E LIBERTÀ PER L’ITALIA
  • POPOLO DELLA LIBERTÀ
  • CAMERA DEI DEPUTATI
  • PARLAMENTO EUROPEO
  • ALLEANZA NAZIONALE
Altri risultati per Berluscóni, Silvio
  • BERLUSCONI, Silvio
    Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)
    Imprenditore e uomo politico, nato a Milano il 29 settembre 1936. Laureato in giurisprudenza, aveva iniziato l’attività imprenditoriale nel settore dell’edilizia, realizzando alle porte di Milano il grande quartiere residenziale di Milano 2. Cominciò poi a interessarsi al settore televisivo commerciale ...
  • Berlusconi, Silvio
    Lessico del XXI Secolo (2012)
    Berluscóni, Silvio. – Imprenditore e politico italiano (n. Milano 1936). Ha dato vita alle società Fininvest e Mediaset. La decisione di entrare in politica risale al 1994 con la rapida costituzione del movimento Forza Italia e la successiva alleanza con la Lega Nord e con Alleanza nazionale; nel marzo ...
  • Berlusconi, Silvio
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Imprenditore e uomo politico, nato a Milano il 29 settembre 1936. Figlio di un funzionario di banca, si laureò in giurisprudenza. Iniziò la sua attività imprenditoriale nel settore dell'edilizia, fondando nel 1961 la società Cantieri Riuniti Milanesi e nel 1963 la Edilnord. A partire dal 1969 realizzò, ...
  • BERLUSCONI, Silvio
    Enciclopedia dello Sport (2002)
    Roberto Beccantini Italia. Milano, 29 settembre 1936 Imprenditore di successo, dirigente sportivo, uomo politico (fondatore di Forza Italia e due volte Capo del governo). È il presidente più vincente della storia del Milan, che rilevò da Giuseppe Farina nel marzo 1986 sull'orlo del fallimento. ...
  • BERLUSCONI, Silvio
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    (App. V, i, p. 349) Imprenditore e uomo politico. Nel settore privilegiato dei suoi interessi imprenditoriali, quello televisivo ed editoriale, B. rinunciò nel 1992 - in seguito all'entrata in vigore di norme limitative della concentrazione nel settore delle comunicazioni - alla proprietà diretta de ...
  • BERLUSCONI, Silvio
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    Imprenditore, nato a Milano il 29 settembre 1936. Figlio di un funzionario di banca, si laurea in giurisprudenza. L'inizio della sua attività imprenditoriale è nel settore immobiliare: fonda nel 1961 la società Cantieri Riuniti Milanesi S.p.A., nel 1963 la Edilnord. Tra il 1969 e il 1976 progetta e ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
Berlusconi-pensiero
Berlusconi-pensiero loc. s.le m. inv. Il pensiero e la strategia politica di Silvio Berlusconi. ◆ Si guardi dai suoi stessi alleati, dagli «arditi» del mercato (gli imprenditori, quando si tratta dei sindacati), dai kamikaze del profitto...
Berlusconi boy
Berlusconi boy loc. s.le m. (iron.) Giovane sostenitore di Silvio Berlusconi e del movimento politico Forza Italia da lui fondato. ◆ Simone Baldelli, incontenibile coordinatore nazionale dei Berlusconi Boys, ha preparato un «pasquino azzurrino»...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali