BENCO, Silvio
Letterato e giornalista, nato il 22 novembre 1874 a Trieste, dove è sempre vissuto. Redattore dapprima (1890-1903) del giornale irredentista L'Indipendente, poi, sino al 1915, del Piccolo, svolse in molteplici modi, ma soprattutto come critico letterario, intensa opera d'italianità. Scoppiata la guerra con l'Italia, il B. fu dagli Austriaci internato a Linz; ma tornato ai primi del '18 a Trieste, vi riprese, con la rivista Umana, la sua animosa propaganda culturale e politica. Dopo l'armistizio egli fondò il giornale La Nazione, che diresse per cinque anni. Ora è redattore del Piccolo. Nel 1932 gli fu conferito dall'Accademia d'Italia il Premio Mussolini per la letteratura.
Autore di romanzi (La fiamma fredda, Milano 1903; Il castello dei desideri, ivi 1906; L'atmosfera del sole, ivi 1920), pregevoli per l'analisi psicologica e la finezza rappresentativa di parecchie pagine; di monografie storiche di ampio disegno (Gli ultimi anni della dominazione austriaca a Trieste, voll. 3, Milano 1919; Il Piccolo", di Trieste. Mezzo secolo di giornalismo, ivi 1931); di libretti d'opera (Abisso, La falena, Oceana: per la musica di Antonio Smareglia; La morte dell'usignolo, per quella di G. F. Malipiero); il meglio delle doti del B. va però cercato nei suoi numerosissimi articoli critici o bozzetti fra critici e morali (alcuni sono raccolti in La corsa del tempo, Trieste 1922), nei quali a un'austera coscienza della propria missione di critico e ad una larga conoscenza delle letterature moderne; massime dell'italiana, si uniscono una sensibilità delicata, una singolare vivezza d'impressioni.
Altre opere: Trieste (Trieste 1910); Le più belle pagine di Vittorio Betteloni (Milano 1927).
Bibl.: P. Pancrazi, Venti uomini, un satiro e un burattino, Firenze 1923, p. 25 segg.