Teologo domenicano (Priero, Cuneo, 1456 - Roma 1523), prof. di teologia, maestro dei Sacri Palazzi (1515). Fu tra i maggiori oppositori della Riforma: prima contro J. Reuchlin nella disputa reuchliniana, poi contro Lutero, come consulente teologico della commissione incaricata di giudicare sul monaco tedesco: scrisse allora, contro le 95 tesi di Lutero, In praesumptuosas M. Lutheri conclusiones de potestate papae dialogus (1518), provocando una risposta di quello (1519), cui ribatté con l'Epitome responsionis ad M. Lutherum (1519), e poco dopo con Errata et argumenta M. Lutheri recitata, detecta (1520).