SILEO (Συλεύς)
Personaggio mitico variamente localizzato in Tessaglia o in Macedonia e noto unicamente come avversario di Eracle.
Le tradizioni che si riferiscono a S. sono apparentemente tarde e di qualche oscurità: tra queste la fonte letteraria più antica e autorevole è rappresentata da un dramma satiresco di Euripide di cui si conserva un notevole frammento. Tuttavia un gruppo di figurazioni singolarmente compatte in vasi a figure rosse della prima metà del V sec. a. C. precedono con notevole distacco l'immagine in chiave satirica che emerge dal frammento di Euripide (v. syleus, pittore di).
Si tratta peraltro sempre di un personaggio della categoria dei malvagi puniti. Eracle giunge nella sua casa come schiavo venduto da Hermes in espiazione di un delitto: e naturalmente risponde con violenze di fatto alle pretese del burbanzoso padrone, sradicando i vigneti e distruggendo la fattoria. S. ci appare di conseguenza sempre in dialogati con Eracle, come un piccolo tiranno presuntuoso e arrogante. Così lo ritrae il Pittore di Syleus nell'anfora 3293 di Copenaghen, il capo gettato indietro e gesticolante mentre dà ordini a un Eracle singolarmente rigido e avvilito. Una nota di concitazione ancora più tumultuosa, addirittura convulsa, s'incontra nelle figurazioni in cui Eracle è davvero intento a distruggere i vigneti e la casa (coppa di Douris, Arch. Ztg., i, 1851 tav. 150 e anfora nolana Louvre G 210).
Assai diversa d'intonazione l'immagine di un personaggio anziano ammantato accanto ad Eracle in una pelìke del Pittore dell'Anfora di Monaco nel museo di Berlino. Anche tenendo conto del temperamento quieto e statico dell'artista che imprime a tutte le sue figure un carattere di esangue raffinatezza, il fragile e timido anziano in conversazione con Eracle meglio risponde ad Euristeo o Ifito o altri personaggi dello stesso rango piuttosto che al tracotante rabbioso Sileo.
Bibl.: Kuhnert, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1618 ss., s. v.; Türk, in Pauly-Wissowa, IV A, 1931, c. 1039, s. v.; F. Brommer, in Jahrb., LIX, LX, 1944-1945, p. 69 ss.; F. Brommer, Vasenlisten2, Marburg 1960, p. 166 ss.