SIKELOS (Σικελος)
Ceramografo attico operante circa l'ultimo decennio del VI sec. a. C. Firma un'anfora panatenaica ora nel museo di Napoli (112.848) che rivela notevolissime qualità di disegno, particolarmente nel retro, decorato con un gruppo di lottatori avvinghiati resi con arditezza di scorci e vivo senso di corporeità. Tali caratteri sono da intendere mediante stretti rapporti con la produzione più evoluta a figure rosse: e mentre già era stata rilevata una dipendenza da Euthymides, più recentemente K. Peters ha tentato di costituire a S. una personalità indipendente assegnando a lui una gran parte delle opere che J. D. Beazley ha attribuito al Pittore di Dikaios, anch'esso dipendente da Euthymides.
Bibl.: J. C. Hoppin, Black-fig., p. 496; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, p. 324; Leonard, in Pauly-Wissowa, II A, 1923, c. 2522 s., s. v.; K. Peters, Panathenaische Preisamphoren, Berlino 1942, p. 47; R. Lullies, in Jahrbuch, LXI-LXII, 1946-47, p. 70 ss.