SIGILLARIACEAE
. Famiglia di piante fossili appartenente alle Lycopodiales e rappresentata essenzialmente dal genere Sigillaria Brongniart. Le Sigillariacee si distinguono dalle Lepidodendracee per i caratteri della corteccia esterna, soprattutto per la forma e la disposizione dei cuscinetti e delle cicatrici fogliari, che sono esagonali verticillate. Esse raggiunsero il massimo sviluppo nel Carbonico superiore e scemarono gradatamente nel Permico, sopravvivendo solo con poche forme nel Triassico inferiore.
I tronchi delle Sigillaria erano in generale massicci, ramificati per lo più sulla parte terminale dell'asse e potevano raggiungere persino un'altezza superiore ai 30 m., con la base di circa un metro di diametro.
Le foglie erano persistenti presso la cima del fusto.
Le impronte dei tronchi, che come quelle dei Lepidodendron, sono comunissime negli strati del Carbonico medio, si distinguono subito per le loro cicatrici disposte verticalmente, spesso su costole assai rilevate, più larghe che alte, con contorno approssimativamente esagonale e con angoli più o meno arrotondati e anche per il poco sviluppo dei cuscinetti.
Il genere Sigillaria comprende due grandi gruppi: le Eusigillaria con fusti costolati e le Subsigillaria con fusti senza costole, e, quantunque vi siano varie forme intermedie, tuttavia essi sono nella maggior parte dei casi molto facilmente separabili. Le Eusigillaria includono alla loro volta tre sezioni: Rhytidolepis, Favularia ed Heleniella. Le Rhytidolepis comprendono delle forme a costole diritte larghe talora più di tre cm., assai rilevate, ciascuna delle quali reca una fila di cicatrici fogliari a contorno ovato-esagonale, più o meno distanti e poste lungo una zona centrale appiattita. Nelle Favularia le costole meno rigide sono separate da stretti solchi più o meno a zig-zag o flessuosi, mentre una piega trasversale passa per il punto più stretto della costola alquanto al di sopra di ciascuna cicatrice fogliare.
Le costole offrono spesso varî tipi di ornamentazione, come rughe, solchi, zigrinature, fasce, ecc., che si utilizzano per la distinzione delle varie specie. Le forme di Fasularia, in cui ciascuna delle costole è suddivisa in tre o cinque zone longitudinali, di cui solo la mediana porta delle cicatrici fogliari, prendono il nome di Polleriana; quando, invece, appariscono dei solchi trasversali, le forme sono riunite sotto il nome di Tesselata. Nelle Heleniella le costole sono sinuose, i cuscinetti fogliari sono alternanti nelle costole adiacenti e le cicatrici fogliari hanno un contorno pentagonale con l'angolo inferiore alquanto arrotondato, munito, al livello degli angoli laterali, di una cicatricola ovale corrispondente alla traccia fogliare. I tronchi delle Eusigillaria sono tra quelli che più facilmente si distinguono dai Lepidodendron.
Le Subsigillaria si suddividono in due sezioni, che non sempre sono agevolmente separabili l'una dall'altra: Clathraria e Leiodermaria. Nelle Clathraria i cuscinetti esagonali sono strettamente addossati e disposti secondo una spirale, mentre nelle Leiodermaria le cicatrici fogliari si trovano collocate a distanza più o meno grande sulla corteccia appiattita.
Le foglie delle Sigillaria sono rigide o membranacee, con un contorno analogo a quello delle Graminacee, lunghe talora anche più di un metro e con una struttura identica a quella delle foglie dei Lepidodendron.
Le fruttificazioni delle Sigillariacee, a forma di cono o di strobilo allungato, sono conosciute sotto il nome di Sigillariostrobus Schimper. Esse, conservate per lo più come impronte, presentano notevoli dimensioni, raggiungendo 5 0 6 cm. di diametro; hanno lunghi peduncoli ricoperti da brattee aghiformi e sono costituite da numerosi sporofilli uninervi di contorno variabile, inseriti normalmente all'asse e con la parte superiore del lembo raddrizzato ed embricato. Strettamente affini ai Sigillariostrobus sono le fruttificazioni a struttura conservata, provenienti dal Carbonico di diverse località e descritte da Benson sotto il nome generico di Mazocarpon. Altri strobili, del Carbonico dell'America, che possedevano degli sporangi dello stesso tipo di quelli di Mazocarpan, sono stati illustrati da Bassler sotto il nome di Canteliophorus.
Un probabile rappresentante delle Sigillariacee nel Triassico è il genere Pleuromeia Corda, costituito da fusti di 9-10 cm. di diametro, semplici, con la superficie ricoperta da grandi cicatrici fogliari romboidali, simili a quelle delle Sigillaria senza costole del gruppo Clathraria, ma non disposte esattamente in file verticali.