SIGEBERTO
Nome portato da diversi re e principi franchi.
Sigeberto, re di Colonia, alleato di Clodoveo contro gli Alamanni e i Visigoti, assassinato da suo figlio Cloderico.
Sigeberto I, figlio di Clotario I (nipote, quindi, di Clodoveo) e di Ingonda, nato nel 537, divenuto re di Metz alla morte di suo padre (561). Il suo regno fu caratterizzato dalle campagne più volte condotte contro gli Avari e dalla lotta, in alleanza col fratello Gontrano, contro l'altro fratello Chilperico re di Soissons. Si dice generalmente che questa lotta si riallacci alla lite fra Brunechilde (Brunehaut), principessa visigota sposa di S. (566), e Fredegonda, concubina di Chilperico, la quale ultima si era sbarazzata di Galsuinta, sorella di Brunechilde. Ma la lotta era dovuta piuttosto alle ambizioni dei principi, spinti anch'essi, come tutti i grandi, dal desiderio di avere delle terre. In questa lotta si trova anche il germe dell'opposizione che si affermò poi fra la Neustria e l'Austrasia. La guerra scoppiò nel 573, e fu caratterizzata, da ambo le parti, da atroci episodî; nel 575, mentre Chilperico era assediato a Cambrai, S. venne ucciso da due sicarî di Fredegonda con pugnali avvelenati. Fu sepolto nell'abbazia di San Medardo a Soissons. Dalla sua unione con Brunechilde, cantata dal poeta Fortunato in un epitalamio, nacquero: Ingonda, andata sposa a Sant'Ermenegildo, re dei Visigoti; Codesinda, fidanzata prima ad Autari, re dei Longobardi, e poi a Reccaredo, re dei Visigoti; infine Childeberto II, che gli succedette nel trono, sotto la sorveglianza di Brunechilde. S. strinse relazioni con l'imperatore di Costantinopoli, Giustino II.
Sigeberto II, fratello e successore di Thierry (Teodorico) II, proclamato re di Austrasia alla morte di questo, nel 613. Essendo nato nel 601, fu dunque ancor fanciullo preso nel vortice che pose fine alla dittatura di Brunechilde. Fu ucciso, infatti, da Clotario II, figlio di Chilperico, che fece perire Brunechilde fra orribili supplizî.
Sigeberto III, detto il Giovane, figlio di Dagoberto I, figlioccio di Cariberto d'Aquitania, nato nel 630. Nel 638, ricevette l'Austrasia, con Cuniberto, vescovo di Colonia, Adalgiso e Pipino il Vecchio a protettori. Sconfitto dai Turingi nel 641, vide accrescersi il potere del maestro di palazzo Grimoaldo, che, dopo la sua morte, avvenuta il 1° febbraio 650, tentò di far nominare re suo figlio. Sposato con Smnichilde, ebbe da questa due figli: Dagoberto II, soprannominato anche egli il Giovane, e Blitilde, moglie di suo cugino Childerico. S. fondò le abbazie di Stavelot e di Malmédy, e meritò d'essere santificato. Il suo corpo fu deposto nella chiesa di San Giorgio a Nancy.
Sigeberto, figlio di Dagoberto II d'Austrasia, morto prima del padre, il quale morì nel 680.
Bibl.: P. Anselme, Histoire généalogique de la maison royale de France, Parigi 1726, I, in-f., pp. 17-20; Art de vérifier les dates, I, Parigi 1732, pp. 536-537; Bayet, Pfister e Kleinclausz, in Lavisse, Histoire de France, II, 1ª parte, Parigi 1903.