sigaretta elettronica
sigarétta elettrònica locuz. sost. f. – Dispositivo elettronico alimentato a batteria, per l’inalazione di vapore contenente nicotina, generato dall’aspirazione; è costituito da un filtro (o un serbatoio) e da un vaporizzatore, attivato da un sensore presente nella batteria. La nicotina, in quantità regolabile e miscelata con glicole propilenico e glicerina vegetale (ed eventualmente con aromi alimentari di diversi gusti), è trasportata dal vapore invece che dal fumo della combustione. L’assenza delle sostanze chimiche dovute al processo di combustione rende questo dispositivo teoricamente meno dannoso per la salute rispetto alla sigaretta tradizionale; al contempo l’esigenza fisica del fumatore, legata agli aspetti tattili, psicologici e visivi, dovrebbe essere soddisfatta. In Italia il ministero della Salute, che nel febbraio 2010 ha prescritto l'etichettatura di tali dispositivi relativamente alla concentrazione di nicotina e alla presenza di simboli di tossicità, non ne ha escluso la pericolosità, secondo il principio di precauzione. In Francia invece l’Agence française de sécurité sanitaire de produits de santé nel 2011 ha raccomandato di non usare la s. e. a causa degli elevati livelli di nicotina contenuti, mentre nel 2013 il ministero della Sanità ha promosso un’indagine sanitaria per fare chiarezza su questo dispositivo. Considerata la diffusione del prodotto sul mercato (nel 2012 il giro d'affari è stato stimato in 100 milioni di euro), una proposta del governo italiano (dicembre 2012) di equiparare la s. e. a quella tradizionale ha provocato le proteste da parte delle aziende che hanno attivato specifiche catene di negozi.