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SICHEO

di Augusto Rostagni - Enciclopedia Italiana (1936)
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SICHEO (Sychaeus)

Augusto Rostagni

Personaggio mitico, appartenente alla leggenda punica delle origini di Cartagine. Il nome fu latinizzato così per ragioni metriche, in luogo dell'originario Sicharbas (Serv., Ad Aen., I, 343) o Sicherbas (Iustin., XVIII, 4-6: codd. Acherbas). Fratello di Muttone, re di Tiro, S. è rappresentato come sacerdote di Eracle - vale a dire, del fenicio Melqart - e come possessore di ricchezze favolose. Quando il re muore lasciando due figli, Pigmalione ed Elissa, egli sposa Elissa; ma Pigmalione, avido d'impadronirsi delle sue ricchezze, lo trae in agguato e lo uccide. Elissa, a cui è apparso lo spirito dello sposo ucciso, fugge segretamente per mare con un gruppo di concittadini, portando seco gli oggetti sacri e il tesoro nascosto. Dopo lunghe peregrinazioni essa approda in Libia, fonda Cartagine, assume il nuovo nome di Didone. E si mantiene fedele alla memoria di Sicheo. Infatti, quando sarebbe sul punto di cedere a Iarba, re indigeno, che vuole la sua mano, essa accende un rogo e si getta nelle fiamme.

Tale la leggenda punica che si trasformò su terreno romano - anteriormente a Virgilio, certo già in Nevio - per l'inserzione di Enea, il quale prima di giungere nel Lazio veniva fatto approdare a Cartagine. La venuta di Enea e l'amore ch'egli ispira inducono Elissa-Didone a mancar di fede al cenere di Sicheo, e soltanto dopo aver mancato di fede, e dopo essere stata tradita essa stessa da Enea, la regina si getta sul rogo.

Bibl.: O. Meltzer, Geschichte der Karthager, I, Berlino 1879, p. 465 segg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, pp. 20-25, 83-85; H. Lamer, in Roscher, Lexicon der griechischen und römischen Mythologie, IV, coll. 1613-16; W. Schur, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A, coll. 1012-1015.

Vedi anche
Pigmalione (gr. Πυγμαλίων) Mitico re di Tiro, figlio di Mutto, e fratello di Elissa (Didone), della quale uccise il marito Sicheo; è ricordato nell’Eneide virgiliana. Didone (gr. Διδώ) Leggendaria regina fenicia (il nome fenicio era ‘Allīzāh, Elissa, «la gioconda»), figlia del re di Tiro, Muttone. Dopo che il ricchissimo suo zio e sposo Sicherba (Sicheo) fu ucciso dal fratello di Didone, Pigmalione, fuggì in Africa, dove acquistò dal principe indigeno Iarba, con l’inganno ... Creusa (gr. Κρέουσα) Figlia di Priamo e di Ecuba, moglie di Enea, e da lui smarrita durante l’ultima notte di Troia. Publio Virgìlio Maróne Virgìlio (o Vergìlio) Maróne, Publio (lat. Publius Vergilius Maro). - Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei poeti di Roma. Era di una famiglia ...
Tag
  • PIGMALIONE
  • CARTAGINE
  • VIRGILIO
  • MELQART
  • BERLINO
Altri risultati per SICHEO
  • Sicheo
    Enciclopedia on line
    (lat. Sychaeus) Personaggio mitico della leggenda delle origini di Cartagine. Il nome fenicio era Sicharbas o Sicherbas. Fratello di Muttone re di Tiro, alla morte di questi ne sposò la figlia Elissa, ma fu ucciso dal cognato Pigmalione, avido delle sue ricchezze. Elissa fuggì e, giunta in Libia, vi ...
  • Sicheo
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Clara Kraus Marito di Didone. Secondo Virgilio (Aen. I 342 ss.) S. fu vittima del cognato Pigmalione, re di Tiro in Fenicia, che l'uccise per impossessarsi delle sue grandi ricchezze; un inutile omicidio, perché S. rivelò in sogno alla moglie il luogo dov'erano nascosti i tesori per consentirle di ...
Vocabolario
féde
fede féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...
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