shock
Evento inaspettato e non prevedibile, esterno al sistema economico, che ne influenza in modo positivo o negativo l’andamento. Viene classificato in base al tipo di variabile economica che colpisce. Gli s. di domanda riguardano la spesa per consumi delle famiglie, quella per investimenti delle imprese o ancora quella degli operatori esteri, che incide sulle esportazioni. Uno s. di offerta può consistere, invece, in un aumento della produttività dei fattori dovuto a un avanzamento della tecnologia (s. tecnologici), ovvero in variazioni esogene della quantità o del prezzo di un bene, per es. del petrolio (oil shock), in seguito a eventi politici o militari nei Paesi produttori, o della produzione agricola, per fenomeni climatici come siccità o alluvioni. Uno s. di politica economica, infine, si ha quando le autorità pubbliche prendono decisioni non attese dagli operatori privati, che possono concernere il tasso di interesse di riferimento o altri strumenti monetari a disposizione della banca centrale, ovvero il livello della spesa da parte delle amministrazioni pubbliche. ● Uno s. si dice simmetrico se colpisce aree economiche diverse nella stessa misura; al contrario, gli s. asimmetrici causano andamenti divergenti tra le zone di un sistema economico, e quindi rendono difficile un’azione dei poteri pubblici. Di conseguenza, nella teoria delle aree valutarie ottimali (➔), la riduzione degli s. asimmetrici è un criterio di integrazione tra economie diverse, che è stato applicato, in particolare, ai Paesi dell’Unione Europea. ● Tecnicamente, nei modelli economici ed econometrici, uno s. è la realizzazione di una variabile casuale indipendente, a media nulla, che non dipende quindi da altri fattori endogeni interni al modello stesso. Essa influenza direttamente il livello di una variabile e indirettamente quello di tutte le altre, determinato congiuntamente all’interno del sistema. Nei modelli dinamici e stocastici, di equilibrio generale (DSGE, Dynamic Stochastic General Equilibrium) o vettoriali autoregressivi (➔ VAR), è possibile identificare e stimare empiricamente, tramite le cosiddette funzioni di risposta a un impulso (impulse response), l’effetto di uno s., sia contemporaneo sia nel corso del tempo, su ogni variabile economica.